Ballata per 4 stagioni

Album

È contenuto nei seguenti album:
1976 Ballata per 4 stagioni

Testo Della Canzone

Ballata per 4 stagioni di Ivan Graziani

Primavera che sbocci fra i fiori e i colori ed annulli nei raggi di un sole insicuro l’umidore muschioso attaccato a quel muro e le bocche gelate dei portoni di ferro. E cantando nel vento, più tiepida rendi la pioggia d’aprile che accende di verde le persiane e i cortili rende simili a laghi a specchi di latta fra barattoli e stracci. E l’amore tu porti innocente e distratto come un magico frutto. Ballata, ballata per quattro stagioni ormai morte da tempo. E avanti all’estate che ti prende alle spalle e non dà tempo per dire “Accidenti che caldo!” che già ti rigiri nel tuo letto bollente fra le lenzuola bagnate dai tuoi mille pensieri. E ben venga l’estate, col sole che picchia a martello negli occhi e fa un cielo più basso di un deserto di pietre dove ronzano mosche in tondo senza alcuna ragione. E nascosti nell’erba mi hai dato l’amore e il tuo primo dolore. Ballata, ballata per quattro stagioni ormai morte da tempo. E avanti all’autunno, così tenero e sfatto come un volto di donna che ha dato ormai tutto senza chiedere nulla, soltanto il bisogno di esistere ancora nei sogni di un uomo Ormai il nostro amore è come un bimbo malato che non ha più respiro, non può esser guarito singhiozza nel vento di un grigio novembre che affonda pian piano in paludi di nebbia. E un ricordo soltanto anche se breve i tuoi seni bianchi come la neve. Ballata, ballata per quattro stagioni ormai morte da tempo. E avanti all’inverno con le mandorle e i frutti mangiati nell’ombra di una stanza proibita fra l’odore dolciastro dei fichi seccati e le paste di crema ormai tutte assaggiate. Mentre di là nella sala si gioca alle carte coi volti infuocati ed i nasi paonazzi e le bocche allargate a masticare canditi e gli occhi annacquati dal vino bevuto. Ed io ucciso di noia sto’ a contare le ore pensa un po’ che Natale. Ballata, ballata per quattro stagioni ormai morte da tempo

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Intro: do sol fa do
do
Primavera che sbocci tra i fiori e i colori,
               re-
ed annulli nei raggi di un sole insicuro,
            fa
l'umidore muschioso attaccato a quel muro,
              sol
e le bocche gelate dei portoni di ferro.
               do
E cantando nel vento più tiepida rendi,
             re-
la pioggia d'aprile che accende di verde,
                fa
le persiane e i cortili rende simili a laghi,
             sol
a specchi di latta fra barattoli e stracci.
fa                             re-
E l'amore tu porti innocente e distratto,
sol7              do
come un magico frutto.
do         fa                    sol
Ballata, ballata per quattro stagioni,
               re-  sol7
ormai morte da tempo.
do
E avanti all'estate che ti prende alle spalle,
                    re-
e non da tempo per dire accidenti che caldo,
             fa
che già ti rigiri nel tuo letto bollente,
                sol
fra le lenzuola bagnate dai tuoi mille pensieri.
              do
E ben venga l'estate col sole che picchia,
                re-
a martello negl'occhi fa il cielo più basso,
                 fa
di un deserto di pietre dove ronzano mosche,
        sol
intondo senza alcuna ragione.
fa                               re-
E nascosti nell'erba mi hai dato l'amore,
sol7           do
e il tuo primo dolore.
do         fa                    sol
Ballata, ballata per quattro stagioni,
               re-  sol7
ormai morte da tempo.
do
E avanti all'autunno così tenero e sfatto,
                 re-
come un volto di donna che ha dato ormai tutto,
               fa
senza chiedere nulla soltanto il bisogno,
            sol
di esistere ancora nei sogni di un uomo.
                do
Ormai il nostro amore è come un bimbo malato,
               re-
che non ha più respiro non può esser guarito,
               fa
singhiozza nel vento di un grigio novembre,
                 sol
che affonda pian piano in paludi di nebbia.
             fa                re-
E un ricordo soltanto anche se breve,
sol7                        do
i tuoi seni bianchi come la neve.
do         fa                    sol
Ballata, ballata per quattro stagioni,
               re-  sol7
ormai morte da tempo.
do
E avanti all'inverno con le mandorle e i frutti,
              re-
mangiati nell'ombra di una stanza proibita,
            fa
fra l'odore dolciastro dei fichi seccati,
              sol
e le paste di crema ormai tutte assaggiate.
                   do
Mentre di là nella sala si gioca alle carte,
               re-
coi volti infuocati ed i nasi paonazzi,
               fa
le bocche allargate a masticare canditi,
                sol
e gl'occhi annacquati dal vino bevuto.
                fa                    re-
Ed io ucciso di noia sto a contare le ore,
sol7               do
pensa un po' che Natale.
do         fa                    sol
Ballata, ballata per quattro stagioni,
               re-  sol7
ormai morte da tempo.
do         fa                    sol
Ballata, ballata per quattro stagioni,
               re-  sol7
ormai morte da tempo.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *