Carnevale? No, grazie.

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Testo Della Poesia

Carnevale? No, grazie. di Filastrocche di Carnevale

Carnevale è un vecchio strano
Ama scherzi, frizzi e lazzi
Riconduce vecchi e adulti all’ infanzia ormai lontana.
Non ricorda quando è nato, la sua vita breve piange
Entra allegro o forsennato nelle danze di chi è allegro.
Va lontano da chi è triste, da chi è solo e abbandonato.
Affamato di apparenza si autoincensa con la maschera.
La sua bocca ridanciana urla troppo, qualche volta.
E se proprio devo dirlo, carnevale non mi piace

Dove sono i sogni veri, le speranze, la poesia?
Ieri stavano nei nostri cuori, oggi sono andati…

Questi tempi maledetti sono ladri patentati
Una, dieci, cento guerre ci hanno tutti rapinati
Evadiamo per un poco dal dolore e la tristezza?
Se volete fate pure,
Tutto sta ad accontentarsi
Io rifiuto l’ allegria troppo, troppo a buon mercato.

Tento ancora, con puntiglio, la speranza a coltivare.
E se ancora, in qualche nicchia, pochi sogni son rimasti,
Me li fisso nella mente, me li stampo sopra il cuore.
Poi vedremo chi ha ragione:
Il carnevale, lui. o io.

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