Filastrocca – Giuseppe Penza

È sera.
Il sole è tramontato.
La gente senza meta
va a cinema per svago
e più o meno ne rimane paga.
La polizia spara dalla barca
con polvere di borotalco:
il ladro è ferito al cuore
con salsa di pomodoro.
Distrazioni per grandi e piccini
omicidi, rapine e assassini.
Scene poco edificanti
ma di questi tempi va niente.
Nel locale entra al più bello
una splendida zitella.
Le luci si accendono di vermiglio
per ammirare il raro giglio.
A vedere tanti occhi addosso
la bella diventa pellerossa.
Ma le luci si spengono
ed ella si salva dal pantano.
Subito un aitante bruno
le si siede vicino.
Non si vede il duetto
perché in sala è buio fitto.
Qualche schiaffo vola pure
mentre lo sceriffo spara.
Ma nessuno nota niente:
schiaffo e sparo in un momento.
I film romantici e brillanti
storici, eroici del passato
lasciano sempre scontenti
perché la più bella pellicola
è la vita.