Canzoni della Toscana
Gigi era nâchiesa e la messa ântendeva
Nel mentre che la fame lo rodeva
Er prete dice:âsiam tutti fratelliâ
Sicché Gigi pensa andare
in canoniâa a bussare
per isfamassi
Però la serva un lo vol fare entrare
Disse âsoâ Gigi âr fratello der preteâ.
âNon vi conosco ma sarà lo stesso
il prete sarà forse a mezza Messa
CâÚ del pane se volete
câÚ del vino se chiedete,
qui câÚ di tutto
pane vino formaggio e der presciuttoâ.
âPer dirla giusta mi sento appetito
di mangià pane vino formaggio e der presciuttoâ.
Quando âr fiasco ebbe votato
disse âben che sono stato
che maravigliaâ
la volle di vin santo una bottiglia.
Ecco che la funzione fu finita
ir prete a casa se ne andò di corsa
e riscontrando i sordi nella borsa âŠ
Quelli bianchi e quelli bigi
rivò in casa e ti vidde Gigi.
âSor riverendoâ
âOh, oh disse perbacco questa âun la ântendoâ.
âMa forse tu Richetta lâhai invitato
a mangiare e a bere a casa mia?â.
Ma lei gli disse âno, signor curato
ma su me non trovi appello
che mâha detto Ú âr suâ fratelloâ.
âNon ci âho fratelli,
levati da tre passi daâ corbelliâ.
âQuando in chiesa predicavi
su fratelli ci chiamavi
Io avevo fame
Son venuto a mangiare ar tu tegameâ.
Ma disse âr prete âti metta veleno
quello che tu hai mangiato a casa miaâ
Ma Gigi disse âtanto il corpo Ú pienoâ
e prese lâuscio e se ne fuggì via.
Ma quel prete con la mazza
se lo piglia te lâammazza,
parea una berva
e dalla rabbia bacchettò la serva!