Il caduto

Album

È contenuto nei seguenti album:

1996 D’Amore di morte e di altre sciocchezze

Testo Della Canzone

Il caduto di Francesco Guccini

Io, nato Primo di nome e di cinque fratelli,
uomo di bosco e di fiume, lavoro e di povertà,
ma uomo sereno di dentro, come i pesci e gli uccelli
che con me dividevano il cielo, l’ acqua e la libertà…

Perchè sono in prigione per sempre, qui in questa pianura
dove orizzonte rincorre da sempre un uguale orizzonte,
dove un vento incessante mi soffia continua paura,
dove è impossibile scorgere il profilo d’ un monte ?

E se d’ inverno mi copre la neve gelata
non è quella solita in cui affondava il mio passo
forte e sicuro, braccando la lieve pestata
che lascia la volpe, o l’ impronta più greve del tasso…

Ho cancellato il ricordo e perchè son caduto,
rammento stagioni in cui dietro ad un sole non chiaro
veniva improvviso quel freddo totale, assoluto
e infine lamenti, poi grida e bestemmie e uno sparo…

Guarda la guerra che beffa, che scherzo puerile,
io che non mi ero mai spinto in un lungo cammino
ho visto quel poco di mondo da dietro a un fucile,
ho visto altra gente soltanto da dietro a un mirino…

E siamo in tanti coperti da neve gelata,
non c’è più razza o divisa, ma solo l’ inverno
e quest’ estate bastarda dal vento spazzata
e solo noi, solo noi che siam morti in eterno…

Io che guardavo la vita con calmo coraggio,
cosa darei per guardare gli odori della mia montagna,
vedere le foglie del cerro, gli intrichi del faggio,
scoprire di nuovo dal riccio il miracolo della castagna…

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Accordi

   
Do
Io, nato Primo di nome 
e di cinque fratelli,
uomo di bosco e di fiume, 
            Sol
lavoro e di Povertà
ma uomo sereno di dentro, 
come i pesci e gli uccelli
         Sol#             Fa 
che con me dividevano il cielo, 
              Sol7
l?acqua e la libertà;
perch? sono in prigione per sempre, 
qui in questa pianura
dove orizzonte rincorre da sempre 
un uguale orizzonte,
dove un vento incessante 
mi soffia continua paura
dove è impossibile scorgere 
il profilo di un monte ?
Do7                               Fa
E se d'inverno mi copre la neve gelata
    Sol                 Sol7
non è quella solita in cui 
		  Do	   Fa	Sol
affondava il mio passo
Do7                                  
forte e sicuro, braccando 
	    Fa
la lieve Pestata
    Si
che lascia la volpe, o l'impronta  
	      Sol
Più greve del tasso.
Ho cancellato il ricordo, 
e perchè son caduto ;
rammento stagioni in cui dietro 
ad un sole non chiaro
veniva improvviso quel freddo 
totale, assoluto
e infine lamenti poi grida 
e bestemmie e uno sparo.
Guarda la guerra che beffa, 
che scherzo puerile,
io che non ero mai stato 
in un lungo cammino
ho visto quel poco di mondo 
da dietro a un fucile,
ho visto altra gente soltanto 
da dietro a un mirino.
E siamo in tanti coperti 
da neve gelata
non c'è più razza o divisa, 
ma solo l'inverno
e quest'estate bastarda 
del vento spazzata
e solo noi, solo noi 
che siam morti in eterno.
Io che guardavo la vita 
con calmo coraggio
cosa darei per guardare 
gli odori della mia montagna,
vedere le foglie del cerro, 
gli intrichi del faggio,
scoprire di nuovo dal riccio 
il miracolo della castagna.

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