A ferro freddo

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Testo Della Canzone

A ferro freddo di Canzoni politiche

(La Garibaldina)

Il dardo è tratto, di terra in terra
suona l’allegro squillo di guerra;
l’Italia è sorta dall’Alpi al Faro,
e vuol col sangue che l’è più caro
segnar le tracce dei suoi confini.
Al nostro posto, Garibaldini!

Avanti, urrà!
L’Italia va!
Fuori, stranieri,
fuori di qua !

Una camicia di sangue intrisa
basta al valore per sua divisa;
a darsi un’arma che non si schianti
basta un anello dm’ ceppi infranti!
ogni arma è buona con gli assassini.
A ferro freddo, Garibaldini !

Avanti, urrà! ecc.

Non dietro ai muri, non entro ai fossi,
ma in campo aperto, diavoli rossi;
chi vuol cannoni, vada e li prenda,
come torrente che d’alto scenda,
come valanga di gioghi alpini.
A ferro freddo, Garibaldini!

Avanti, urrà! ecc.

Pochi, ma buoni. L’Italia affronta
le avverse squadre, ma non le conta;
come i trecento devoti a morte,
che della Grecia mutar la sorte,

marciam compatti, feriam vicini.
A ferro freddo, Garibaldini!

Avanti, urrà! ecc.

Poveri e ricchi, dotti ed ignari,
dinanzi al fuoco, tutti siam pari.
Pari nel giorno del gran conflitto,
saremo pari dinanzi al dritto.
Siamo soldati, ma cittadini.

A ferro freddo, Garibaldini!

Avanti, urrà! ecc.

Oggi guerrieri, doman colòni,
senza Medaglie, senza galloni!
Giurammo a Italia la nostra fede;
la libertade ci fia mercede,
come agli antichi padri latini.
A ferro freddo Garibaldini.

Avanti, urrà! ecc.

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