Attila e la stella

Album

È contenuto nei seguenti album:

1975 Lilly
1982 Sotto la pioggia
1987 Centocittà
1991 Diario

Testo Della Canzone

Attila e la stella di Antonello Venditti

Barbara luna rosso scudo
il re degli Unni guardava Roma
uomo di poca fantasia
lui la scambiò per una stella
quando gli uomini
giunsero in collina
aveva sciolto l’armatura
e fu per ignoranza
o per sfortuna
che perse il treno,
il treno per la luna

Quando il “Leone”
mi prese la mano
lui alzò il pugno chiuso
e il suo coltello
forse mentiva l’uomo bianco
lui era proprio suo fratello
flagellum, flagellum Dei
flagellum, flagellum Agnus Dei

Quando i carri volsero le spalle
Leone levò il calice al cielo
e fu per ignoranza o per sfortuna
che questa stella figlio
è ancora a Roma…
che questa stella figlio
è ancora a Roma…

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Accordi

     
D Em


D                          Em
la la la la la la la la la la

            D9                D
la la la la la la la la la la la

                           Em
la la la la la la la la la la

            D9                D Em D Em D9
la la la la la la la la la ra la        


D                  Em
BARBARA LUNA ROSSO SCUDO

         D
la la la la la la la la la la la

                            Em
IL RE DEGLI UNNI GUARDAVA ROMA

         D
la la la la la la ra la la ra la

                     Em
UOMO DI POCA FANTASIA

         D
la la la la la la la la la la la

                            Em
LUI LA SCAMBIO' PER UNA STELLA

            D
la la la la la la la la la la la

                           Em
QUANDO GLI UOMINI GIUNSERO IN COLLINA

         D
la la la la la la la la la la la

                    Em
AVEVA SCIOLTO L'ARMATURA

         D9                D
la la la la la la la la la la la

                               Em
E FU PER IGNORANZA O PER SFORTUNA...

G         D9                    D
CHE PERSE IL TRENO IL TRENO PER LA LUNA



                           Em
la la la la la la la la la la

            D
la la la la la la la la la ra la

                           Em
la la la la la la la la la la

         D
la la la la la la la la la ra la

                               Em
QUANDO IL "LEONE" GLI PRESE LA MANO

         D
la la la la la la la la la la la

                                      Em
LUI ALZO' IL PUGNO CHIUSO E IL SUO COLTELLO

            D
la la la la la la la la la la la

                         Em
FORSE MENTIVA L'UOMO BIANCO

         D
la la la la la la la la la la la

                       Em
LUI ERA PROPRIO SUO FRATELLO

         D
la la la la la la la la la la la

                           Em
la la la la la la la la la la

            D9                  D
la la la la FLAGELLUM FLAGELLUM DEI

                           Em
la la la la la la la la la la

             D9           D
FLAGELLUM FLAGELLUM AGNUS DEI

                           Em
la la la la la la la la la la

            D                   Em
la la la la la la la la la la la

D                         Em
QUANDO I CARRI VOLSERO LE SPALLE

         D
la la la la la la ra la la ra la

                      Em
LEONE LEVO' IL CALICE AL CIELO

            D
la la la la la la la la la la la

                             Em
E FU PER IGNORANZA O PER SFORTUNA...

G              D9                  D
CHE QUESTA STELLA FIGLIO E' ANCORA ROMA



                           Em
la la la la la la la la la la

            D
la la la la la la la la la la la

                           Em
la la la la la la la la la la

G              D9                  D
CHE QUESTA STELLA FIGLIO E' ANCORA ROMA



                           Em
la la la la la la la la la la

            D
la la la la la la la la la ra la

***
Grazie a kapitano

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