Campane tibetane

Album

È contenuto nei seguenti album:

1983 Orizzonti perduti

Testo Della Canzone

Campane tibetane di Franco Battiato

Suoni lunghi di campane tibetane a valle
svegliavano al mattino i falegnami del paese;
temporali estivi con lenzuola appese.
Nell’aria qualche cosa si fermò.
E le crociere sul Tirreno,
le gite lungo i fiumi,
con i castagni in fiore,
le rondini in primavera.
Intorno intorno ai campanili
dalle terrazze a mare,
e nei trimestri di scuola,
nei mobili stile impero: tornerò ritornerò.
Nei soggiorni tavolini in radica di noce
e canterani con i marmi dalle venature grigie,
le bronchiti coi vapori e il Vicks Vaporoub.
Nell’aria quakhe cosa si fermò.
Le scampagnate alle cascine, dei circoli ricreativi,
partite nell’oratorio, attraversando la via Emilia,
marinavamo la scuola, correndo dietro alle farfalle,
entrando in punta di piedi,
letti di ottone a baldacchino: non scorderò.

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Accordi

   
re                la7        fa#7    si-
Suoni lunghi di campane tibetane a valle
 
      mi-                la7        fa#7            si-
svegliavano al mattino i falegnami del paese;
 
re           la7      fa#7      si-
temporali estivi con lenzuola appese.
 
        mi-7           la7         re  mi
Nell'aria qualche cosa si fermò.
 
                      si
E le crociere sul Tirreno,
 
                    mi
le gite lungo i fiumi,
 
                         si
con i castagni in fiore,
 
                          mi
le rondini in primavera.
 
                              si
Intorno intorno ai campanili
 
                        mi
dalle terrazze a mare,
 
                          si
e nei trimestri di scuola,
 
                       mi            si mi    si  la7
nei mobili stile impero: tornerò ritornerò.
Nei soggiorni tavolini in radica di noce
e canterani con i marmi dalle venature grigie,
le bronchiti coi vapori e il Vicks Vaporoub.
Nell'aria quakhe cosa si fermò.
Le scampagnate alle cascine, dei circoli ricreativi,
partite nell'oratorio, attraversando la via Emilia,
marinavamo la scuola, correndo dietro alle farfalle,
entrando in punta di piedi,
letti di ottone a baldacchino: non scorderò.

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