Celia de la Cerna

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 El bandolero stanco
2005 Il contastorie

Testo Della Canzone

Celia de la Cerna di Roberto Vecchioni

Non scrivi più
e non ti sento più,
so quel che fai
e un po’ ho paura, sai.
Son senza sole
le strade di Rosario,
fa male al cuore
avere un figlio straordinario:
a saperti là
sono orgogliosa e sola,
ma dimenticarti…
è una parola…
bambino mio,
chicco di sale,
sei sempre stato
un po’ speciale,
col tuo pallone,
nero di lividi e di botte,
e quella tosse, amore,
che non passava mai la notte;
e scamiciato, davanti al fiume ore e ore,
chiudendo gli occhi,
appeso al cuore.

O madre, madre,
che infinito, immenso cielo
sarebbe il mondo
se assomigliasse a te!
Uomini e sogni
come le tue parole,
la terra e il grano
come i capelli tuoi.

Tu sei il mio canto,
la mia memoria,
non c’è nient’altro
nella mia storia;
a volte sai,
mi sembra di sentire
la “poderosa”
accesa nel cortile:
e guardo fuori:”Fuser,
Fuser è ritornato”,
e guardo fuori, e c’è solo il prato.

O madre, madre,
se sapessi che dolore!
Non è quel mondo
che mi cantavi tu:
tu guarda fuori,
tu guarda fuori sempre,
e spera sempre
di non vedermi mai;
sarò quel figlio
che ami veramente,
soltanto e solo
finché non mi vedrai.

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Accordi

   
Strofa
             La
Non scrivi più
                Rem
E non ti sento più,
             La
so quel che fai
                   Rem
e ho un po' paura, sai.
             La
Son senza sole
                   Rem
Le strade di Rosario,
            La
fa male al cuore
                         Rem
avere un figlio straordinario:
        Solm
saperti là
                   Rem
sono orgogliosa e sola,
            La
ma dimenticarti
          Rem
è una parola!

Bambino mio,
chicco di sale,
sei sempre stato
un po' speciale
col tuo pallone
nero di lividi e di botte,
e quella tosse, amore,
che non passava mai la notte;
e scamiciato
davanti al fiume ore e ore
chiudendo gli occhi
appeso al cuore.

Rit.
          Do
O madre, madre,
                        Fa
che infinito, immenso cielo
            Solm
sarebbe il mondo
                    Rem
se assomigliasse a te!
           Solm
Uomini e sogni
               Rem
Come le tue parole
                La
La terra e il grano
                Rem
Come i capelli tuoi.

Strofa
Tu sei il mio canto
La mia memoria
Non c'è nient'altro
Che la mia storia;
a volte sai,
mi sembra di sentire
la "poderosa"
accesa nel cortile:
e guardo fuori: "Fuser,
Fuser è ritornato",
e guardo fuori,
c'è solo il prato.

Rit.
O madre, madre,
se sapessi che dolore!
Non è quel mondo
Che mi cantavi tu:
tu guarda fuori,
tu guarda fuori sempre,
e spera sempre
di non vedermi mai,
              Solm
sarò quel figlio
             Rem
che ami veramente
            La
soltanto e solo
                  Rem
finché non mi vedrai.

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