Mai una rosa lui,
in vita sua, mai
né un adagio,
né una sinfonia.
Certo il ricordo si consuma un po’,
e se piango di più non so,
lui distrugge la mente mia,
mi tortura il cuore,
è così,
soffia incenso sulla pelle mia.
Che volgarità,
ma che volgarità,
sempre amore no,
sempre amare no,
non colpisce no.
Ma che volgarità,
che volgarità,
sopra il petto suo,
sopra il corpo suo,
ora dico no.
Mai un sorriso lui,
in vita sua, mai
un ti amo non l’ha ceduto mai,
un regalo non l’ho visto no,
e se piango io di più non so,
certe notti io me ne andrei,
sa di stagno l’angelo mio,
forse andrò a vedere il mare.
Che volgarità,
che volgarità,
sempre amore no,
sempre amare no,
non colpisce no.