(M.Fabrizio/V. Spampinato)
E se finirà, chi mi rialzerà
dal profondo silenzio che c’è, da queste notti che s’imbiancano
è meglio se amore non diventerà;
e se finirà, dove me ne andrò
urlerò dentro la galleria da un treno che non so più dove va,
è meglio se amore non diventerà.
Quanta strada c’è qui davanti a noi,
che questo cerchio non si stringa mai
tutto cambierà, ci distruggerà
tu lo sai, cercarsi poi è un’abitudine;
quanta strada c’è qui davanti a noi,
se questo amore, amore non diventerà.
E se finirà, dimmi che farò
strapperò i miei vestiti, entrerò nel primo abbraccio che mi capita,
è meglio se amore non diventerà;
e se finirà disegnati là
sull’asfalto di un sabato che è diventato ormai domenica
è meglio se amore non diventerà.
Quanta strada c’è qui davanti a noi,
che questo cerchio non si stringa mai
tutto cambierà, ci distruggerà
si lo so cosa vuol dire solitudine;
quanta strada c’è qui davanti a noi,
se questo amore, amore non diventerà.
Non ci troverà l’inverno che verrà
tra parole che fumano un po’
e un cielo sporco sopra gli alberi
a dirci che è un altro fallimento, no!
Quanta strada c’è qui davanti a noi,
che questo cerchio non si stringa mai
tutto cambierà, ci distruggerà
si dovrà, lo sai, voltare ancora pagina;
quanta strada c’è qui davanti a noi
se questo amore, amore non diventerà.
Quanta strada c’è qui davanti a noi
se questo amore amore non diventerà;
quanta strada c’è qui davanti a noi
se questo amore, amore non diventerà;
quanta strada c’è qui davanti a noi
se questo amore, amore non diventerà.