(di
Piero Calabrese –
Ventura –
Massimo Calabrese –
Lanfranco Carnacina)
Lanfranco Carnacina
Siamo noi computer e cuore
in questo secolo che va via,
in città affollate e vuote,
storie usa e getta via,
noi che non dormiamo mai,
figli delle atomiche,
sogni sempre da bambini
di superstar.
Siamo noi irrequieti e dolci,
stretti e immobili,
in macchine appannate, in viaggio
per chissà…
noi pianeti liberi,
noi la nuova umanità,
allegria e progetti un po’
di plastica.
E camminiamo
chiedendo strada e non toccando il freno,
destinazione sentimenti e suono,
chiudendo gli occhi a un attimo di fantasia,
su questa vita che ci porta via.
Volo d’aquiloni sopra
incerte nuvole,
teneri uragani, ancora
sogni da spendere,
tanto tempo non ce n’è
e bisogna crescere,
anche se un amore
resta giovane.
E camminiamo
cercando giorni simili a nessuno,
maglietta, sguardo metropolitano,
su marciapiedi e mossi oceani di poesia,
per raccontarsi e farsi compagnia,
chiedendo strada e non toccando il freno,
destinazione sentimenti e suono,
chiudendo gli occhi a un attimo di fantasia,
su questa vita che ci porta via.