Il tuo essere una donna
il tuo spazio
la tua noia
l’equilibrio un po’ precario
l’ironia del calendario
piano piano,
goccia a goccia
come l’acqua sulla roccia
ci ha scavato nella testa
ci ha lasciati con un buco
questa trappola dannata
come al solito è scattata
la sua forza delicata
ci ha fregati tutti e due
si confondono il passato
la dolcezza col peccato
dell’amore che c’è stato
resta qualche acrobazia
e pensare che una volta non era così
e pensare che una volta non era così
più ci penso e più noi non eravamo così
forse al cuore manca il sale di un segreto
e la tenerezza d’essere indiscreto
forse a letto manca l’umido di un prato
e la voglia di un amore appena nato
e pensare che una volta non era così
e pensare che una volta non era così
ripensare è una pazzia ripensare una mania
sarà stupido banale ma mi va di ripensare
ripensare alla tua bocca a quegli occhi di una volta
all’amore un po’ impacciato
in un posto rimediato
e abbandonati al mio corpo come se fosse il tuo letto
e poi fa un salto mortale senza rete sul mio cuore
gioca tutto in un momento
sul cuscino ferma il tempo
ma dimentica che ieri
non sapevi più chi eri
lascia stare che una volta non era così
è normale se una volta non era così
più ci penso e più noi ci amiamo più di così
e se al cuore manca il sale di un segreto
il sapore in fondo ai baci è più completo
e pensare che una volta non era così
e pensare che una volta non era così
più ci penso e più noi ci amiamo più di così
e se a letto manca l’umido di un prato
sul cuscino c’è un futuro preparato.