(testo
Manlio Sgalambro)
Era la più grassa puttana
che mai avessi visto,
la donna più grassa che avessi guardato.
Aveva un vestito di seta cangiante,
perline al collo, un ventaglio di struzzo,
mani delicate.
Uno le disse: “schifosa montagna di grasso”
rise e dimenò il corpo come a dire sì,
o buon Gesù, certo sì.
Farlo con te non deve essere comodo,
sei grassa come tre…..
e invece no, invece mi dicono
che bel posto hai
sei più bella di Marilyn
o di Evelyn, non ricordo più.
Rise e dimenò il capo,
farfugliò qualcosa, come a dire sì.
Vedete come va il mondo?
Ecco com’è che va il mondo!
La mia anima non stilla miele e dolcezze,
happyness and truth, bisogni naturali.
Ma io ho una bambina, negli intervalli,
che mi accarezza i bianchi capelli.
E gli anni si fanno docili al suo tocco
mi bacia sulle guance crudeli
e giochi pazienti di rami mi intreccia
con le sue pupille da gatta.
Era d’aprile o forse era maggio?
Per caso la rincontrai
risi e dimenai il capo
accennai qualcosa come a dire sì.
Vedete come va il mondo?
Ecco com’è che va il mondo!