Sigla televisiva del programma “Luna Park”
cantata da
Enrico Montesano
Quarche anno fa ar paese mio
ce venne un re,
un re in esio (esiglio),
era un bel vecchietto
con core (cuore) così
glie piaceva il vino
che c’avemo solo qui
e ce raccontava,
con solennità
de quando ch’era
‘na vera autorità!
Io sono il re della Polonia
della Macedonia,
duca di Bordeaux.
Sono principe di Scozia (ammazz, ammazz)
e barone di Dalmazia (ammazz, ammazz)
di Galizia e di Croazia (ammazz, ammazz)
vicerè di Bogotà!
Ciamebllano di Minorca (Urca, Orca)
della mezza luna Turca (Orca, urca)
Non chiamatemi “Monarca” (Urca, Orca)
ma solo “Maestà”! (Maestà come sta? Maestà come sta?)
E se capiva la nostargia
lui ce faceva ‘na malattia.
Al Consiglio Comunale
decidemmo che
per la festa gastronomica
ce serviva un re.
Era un re pe’ gioco,
ma lui disse “Sì!”
e quando fu umbriaco
ce cantò così!
Io sono il re della porchetta
delle pastasciutte
duca dei bignè!
Re dei vini di Romagna (magna, magna)
Vicerè della castagna (magna, magna)
e barone di lisagna (magna, magna)
Maragià del gran babà!
Sono il duca della grappa (e la peppa!)
della trippa e della zuppa (e la peppa!)
delle pesche allo sciroppo (e la peppa!)
sono io la Maestà! (Maestà come sta? Maestà come sta?)
Bene grazie!
Io sono il re della Polonia
della Macedonia
duca del bignè.
Vi ringrazio dell’impiego (prego, prego)
del potere io mi frego (prego, prego)
solo questo io vi chiedo (prego, prego)
di chiamarmi “Maestà”. (Maestà come sta? Maestà come sta?)