(di:
Paolo Conte)
Areonautico è il cielo
vuoto, abissale sarà
senza orologi quel viaggio
tra stelle e cenere andrà…
e l’ultima donna che avremo
un giardino ci sembrerà
si, proprio l’ultimo approdo di terra
l’ultima donna sarà,
l’ultima donna sarà…
L’ultima donna che avremo,
l’ultima donna che noi
per ultima abbracceremo,
e il nostro corpo godrà
l’ultimo bagno di vita,
di champagne e di sudore,
l’ultima femmina,
e poi sarà finita,
l’ultima volta per noi,
l’ultima volta per noi
L’ultima donna che avremo
se non è bella, fa niente…
se è buffa o grassa, vedremo…
se resta seria o se mai
insieme a noi si sganascia dal ridere
su questa vita,
questa vita bagascia,
su questa vita che va,
su questa vita che va
La prima donna era un lampo…
lampo di luna sul giorno,
un universo, un eigma,
un lungo aspettami e torno
in un miagolare di dischi
e di lady be good,
l’ultima donna
è un problema diverso,
un’altra cosa sarà,
un’ altra donna sarà
E areonautico è il cielo
vuoto, abissale, chissà
senza orologi quel volo
tra stelle e cenere andrà…
e l’ultima donna che avremo
un giardino ci sembrerà,
sì, proprio l’ultimo approdo di terra
l’ultima donna sarà,
l’ultima donna sarà…