(Calabrese – Carrà)
[parlato]
Questa canzone è dedicata a tutti coloro che hanno una tromba
ma non sanno come usarla
Io ho portato il bombardino!
Ma chi se frega! Brrr
C’è chi fa quella cosa guardando all’insù
o le mosche che giocano sull’abat-jour
c’è chi fa quella cosa pensando all’argent
chi si ispira ai sobbalzi di un treno o di un tram.
C’è chi fa quella cosa e si chiede perché
chi la fa come se fosse fatto di tek
c’è chi giusto a metà sta a rifletterci su
se per fare dei gemelli ne occorre di più.
Non hanno verve… son sempre giù…
i senza tetto dell’amore
fanno all’amor… con su il paltò…
gli schiavi del qui non si può.
C’è chi fa quella cosa cantando un refrain
chi ne calcola il ritmo contando un due e tre
c’è chi fa quella cosa seccato perché
questo è il solo sistema per far dei bebè
c’è chi grida perché si capisca che fa
e ci crepi d’invidia il vicino di là
chi lo fa senza slancio né necessità
perché fa dimagrire con rapidità.
Non hanno verve… son sempre giù…
i senza tetto dell’amore
fanno all’amor… con su il paltò
gli schiavi del qui non si può.
C’è chi fa quella cosa per sportività
o per battere dei record di rapidità
chi si eccita con accessori così
come un libro o una tromba od un paio di sci.
C’è chi quando la cosa si concluderà
chiederà quando e se questa comincerà
c’è chi fa quella cosa senza arte né sprint
per non perdere gli assegni mensili dell’INPS.
Non hanno verve… son sempre giù…
i senza tetto dell’amore
son dei Landrù… della virtù
gli schiavi del non si può più
… e c’è chi quella cosa non pensa e non fa
né comprende coloro a cui buon pro gli fa
né comprende coloro a cui buon pro gli fa.