Niente male – Fabri Fibra

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 Mr. Simpatia

Testo Della Canzone

Niente male – Fabri Fibra di Fabri Fibra

Mi chiudo in bagno a fumare
ma quando piscio fa male
è un infezione banale
Che tanto sta per passare
ho letto anche sul giornale
comunque in tutti è normale
È una questione virale
io faccio il test è vitale
e tu fai basta a guardare
potessi tornare Un anno indietro nel tempo non staremmo a parlare
e invece qui a quanto pare
Manca un mese a natale
e io son già preso male
neanche ho più casa al mare
Sto in città a lavorare
non passarmi a trovare
che ti immagino già rotolare giù per le scale
E ti continuo a incolpare
e continui a irritare
e io vorrei che il tuo cuore cominciasse a gelare
E ti continuo a dannare
sento in tele parlare
che la gente come noi dovrebbe sdrammatizzare
Io e te non dobbiamo stare
neanche esistere insieme
abbiamo solo scopato io neanche ti voglio bene
Puoi tagliarti le vene
puoi donarmi anche un rene
tocchi solo sto pene che neanche ti appartiene
Io ti strapperei gli occhi mi smetterai di fissare
chiudi sta cazzo di bocca che neanche sai ingoiare

Rit:
è un legame niente male
è un legame niente male
è un legame niente male
Che ci porta all’ospedale (x2)

Sei una piccola stronza con la figa che è un pozzo
quindi stammi lontana che io ti impalo e ti sgozzo
e poi ti infilo in un pacco del cazzo
e lo spedisco al tuo ragazzo
Che gli ho risparmiato soltanto spazio
e cosa mi chiami cosa allunghi le mani
hai macchiato di sangue anche i miei unici Armani
trombi peggio dei cani
andresti bene a Sabbani
o a un depravato qualunque dei programmi italiani
io quando ti ho incontrato ricordo abbiamo parlato
tu mi hai chiesto il mio nome il mio segno e quando sono nato
il tuo nome invece a me non me è mai interessato
Parli con un dialetto che sembra un colpo di stato
e se magari ti stupro neanche vengo arrestato
Perché giri con gente che ti ha già molestato
quando parli fai lo sguardo provocante malato
Qualunque razza di uomo ti porterebbe al mercato
quando poi ti ho spogliato c’era un tempo dannato
non ricordo un odore un abbraccio un bacio il tuo fiato
E non c’era atmosfera solo il tuo culo sudato
cazzo parli quando scopi mica sei in teatro
Ho incontrato un mio amico e glielo ho raccontato
così ogni volta che ti incontra lui ti guarda ingrifato
Ti comporti da donna perché hai già sviluppato
ma io le ovaie te le attappo e te le strappo in un prato
perché volevi anche un figlio che mi assomigli in un lato
e invece adesso se lo vuoi ti prendi un figlio adottato
che gli venderò il fumo in modo che cresca un drogato
e poi gli insegno a cantare “Viva La Mamma” di Bennato
se facessimo un figlio nascerebbe handicappato
E tu già lo sembri con quel culo deformato
cosa cazzo hai pensato quando hai detto “c’ho un ritardo guarda sii preoccupato”
ma non ti ho neanche toccato!

Ritornello

Sto pensando è un peccato perché infondo mi piaci
ma sei squallida anche quando resti zitta nei baci
con gli stessi vestiti che ormai sembrano stracci
ti schiaffeggio con le scarpe e poi ti strozzo coi lacci
non c’è donna più triste della donna che abbracci
Quando dopo un secondo con due parole la schiacci
quando noi stiamo insieme risultiamo pagliacci
meglio darsi un addio perché non fai al caso mio
io non sopporto le persone timorate di Dio
che hanno i rimorsi di coscienza e ogni discorso è un rinvio
E sono i primi a nascondersi non sanno rispondersi
e quando stanno insieme devono corrispondersi
Si ma non fila che siamo anche oltre il duemila
e se il mio cuore delira sembri mia nonna che stira
È sepolta sotto terra da venti anni che non respira
e tu farai la stessa fine questa è l’aria che tira.

Ritornello.

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