(di
Sergio Laccone)
Sergio Laccone
Vivo sugli alberi, arrampicandomi
Mai ricredendomi di questi trampoli
Nostalgia, poesia, mare blu
Cosa c’è che non va, non si vede più niente
Sento puzza di fumo, sta bruciando qualcosa
In città, su da me, su da te, dove vuoi, come vuoi
Con permesso, oppure senza, di rimando, fa lo stesso
Vado in bianco, torno a casa, mi rilasso, mi distendo e lì
Sempre mi domando, come mai, quando non ti vedo, peno assai
Ho gli sbandamenti, le lesioni
Chissà se tu pure ti emozioni
E vado ferendomi, supero ostacoli
Salto tra i codici, e gioco alla lotteria
Vado avanti, vado indietro
Vado in barca, vado in treno, vado piano, vado forte
Ora di qua, ora di là
Compro, vendo, parlo, dico, leggo, scrivo, tolgo, metto
Salgo scale, sbatto porte, cambio marcia, ballo tango
E finalmente
Quando poi mi sento stanco, mi distendo, mi rilasso e lì
Sempre mi domando, come mai, quando non ti vedo, peno assai
Ho gli sbandamenti, le allergie
Scambio le tue tracce con le mie
E mi gira anche la testa, e non ho fumato niente
E mi sembra pure festa, ma di festa, non ne so
Non ne so, non ne so
Sempre andare, camminare, solo andare, non fermare
Sempre andare, camminare, solo andare, non fermare
Sempre mi domando, come mai, quando non ti vedo, peno assai
Ho gli sbandamenti, le lesioni
Chissà se tu pure ti emozioni
Sempre mi domando, come mai, quando non ti vedo, peno assai
Ho gli sbandamenti, le allergie
Scambio le tue tracce con le mie.