Album
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Testo Della Canzone
Stanze come questa di Lucio Battisti
Prendiamo una carrozza anacronistica aggiornandola in quanto inesistente.
Saliamo alla sua guida Di redini di lacci se ne trovano di legami tra noi di dolci bende. Bardiamo un animale a caso il cuore Dai fianchi pretenziosi da roano. Ecco che trotta. Che ci prende la mano. Abbiamo visto le regge dietro le inferriate e le foreste nere e le campate non so di quanti ponti. Ho visto la tua nuca ad Alessandria e poi me lo racconti se ci sei mai stata se ti senti ti sentivi osservata. Il posto è qui. E’ qui quel lavorio dell’erba simile al pensiero Che contiene nel vello quell’orma del tuo corpo ed uno stelo sconvolto Dal tuo gomito che avrebbe dimenticato d’essere carnale per non dimenticarlo in generale. Qui si incavano senza corpi a pesare le nostre impronte a muoversi a sedere. Vedi là vedi là e gli occhi saltano come chiaro e pupilla capinere Ci sono posti al mondo dai quali non c’è fuga. Stanze come questa nelle quali restano le nostre rappresentanze i nostri uffici doganali. Dove noi veramente ci impieghiamo avviluppati in teneri sofismi Cavilli di permessi arzigogoli tropismi nella nostra direzione. Una frontiera è fatta di due righe. E bastavano le dita di una sola mano Mandata avanti in viaggio e l’altra le farà da testimone si può vedere tutto E fermamente se di due righe è fatta facciamo la frontiera Dove passa fauna e flora straniera.
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Accordi
Re- Sib Do Sib Re- Do Sib (x2) Re- Do Sib Re- Do Re- Do Sib Prendiamo una carrozza anacronistica aggiornandola in quanto inesistente. Saliamo alla sua guida Re- Do Sib Re- Do Re- Do Sib Di redini di lacci se ne trovano di legami tra noi di dolci bende. Bardiamo un animale a caso il cuore La La-7 Re- Do Re- Dai fianchi pretenziosi da roano. Ecco che trotta. Che ci prende la mano. Do Sol Do Sol Do Sol La- Sol Abbiamo visto le regge dietro le inferriate e le foreste nere e le campate non so di quanti ponti. Do Sol Do Sol Do Sol La- Sol Ho visto la tua nuca ad Alessandria e poi me lo racconti se ci sei mai stata se ti senti ti sentivi osservata. Re- Do Sib Re- Do Re- Do Il posto è qui. E’ qui quel lavorio dell’erba simile al pensiero Sib Re- Do Sib Re- Do Re- Do Che contiene nel vello quell’orma del tuo corpo ed uno stelo sconvolto Sib Do6 Dal tuo gomito che avrebbe dimenticato d’essere carnale per non dimenticarlo in generale. Re- Do Sib Re- Do Re- La-7 Qui si incavano senza corpi a pesare le nostre impronte a muoversi a sedere. Sib Re- Do Sib Re- Do Re- La-7 Vedi là vedi là e gli occhi saltano come chiaro e pupilla capinere. Do Sib Ci sono posti al mondo dai quali non c’è fuga. Do6 Sib Do Re- Stanze come questa nelle quali restano le nostre rappresentanze i nostri uffici doganali. Do Sib Re- Do6 Re- La-7 Sib Dove noi veramente ci impieghiamo avviluppati in teneri sofismi Re- Do Sib Re- Do6 Re- Cavilli di permessi arzigogoli tropismi nella nostra direzione. La-7 Sib La Una frontiera è fatta di due righe. E bastavano le dita di una sola mano La-7 Re- Do Sib Sib7+ Do6 Do La-7 Mandata avanti in viaggio e l’altra le farà da testimone si può vedere tutto Sib Re- Do Sib Sib7+ Do6 Do Re- La-7 E fermamente se di due righe è fatta facciamo la frontiera Sib La Dove passa fauna e flora straniera. La-7 La (x3) La La- Do |