Inno dell’internazionale (Inno della pace)

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Testo Della Canzone

Inno dell'internazionale (Inno della pace) di Stanislao Alberici Giannini

Su leviamo alta la fronte
o curvati dal lavoro
già sul culmine del monte
splende il sol dell’avvenir.
Splende il sol dell’avvenir.

I superbi eroi dell’oro
i pastori d’ogni greggia
sia nel tempio o nella reggia
fa quell’astro impallidir.

Pace pace al tugurio del povero
guerra guerra ai palagi e alle chiese
non sia scampo all’odiato borghese
che alla fame agli stracci insultò.

I signori ci han rubato
il sudor dei nostri padri
le sorelle ci han stuprato
ogni gioia ci rapir.

ogni gioia ci rapir.
Ma un sol grido: morte ai ladri
sia dal campo all’officina
non più leggi di rapina
non più l’onta del servir.

Pace pace al tugurio del povero…

Sotto vel di patrio amore
gittan l’odio tra fratelli
ma dovunque è un oppressore
un fratello oppresso sta.

un fratello oppresso sta.
Nostro è il mondo e di novelli
a noi sacri un patto adduce
e quel patto e vita e luce
fratellanza e libertà.

Pace pace al tugurio del povero…

O giustizia nostra speme
il tuo regno affretta affretta
è da secoli che geme
la percossa umanità.

la percossa umanità.
Ma nel dì della vendetta
questa plebe ognor tradita
come belva inferocita
da ogni lato insorgerà.

Pace pace al tugurio del povero..

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Accordi

     
     Mi    La6     Mi
Su leviamo alta la fronte
     Fa#- Si7   Mi
o curvati dal lavoro
                    Si7  
già sul culmine del monte
                        Mi 
splende il sol dell'avvenir.
                        Si7                     
Splende il sol dell'avvenir.
                    Mi
I superbi eroi dell'oro
    Do#-         Fa#-
i pastori d'ogni greggia
        Do             Si
sia nel tempio o nella reggia
         Do           Si
fa quell'astro impallidir.

      Mi                  Si    
 Pace pace al tugurio del povero
        Mi                      Si
 guerra guerra ai palagi e alle chiese
         Mi               
 non sia scampo all'odiato borghese
                    Si7          Mi
 che alla fame agli stracci insultò.

I signori ci han rubato
il sudor dei nostri padri
le sorelle ci han stuprato
ogni gioia ci rapir.

ogni gioia ci rapir.
Ma un sol grido: morte ai ladri
sia dal campo all'officina
non più leggi di rapina
non più l'onta del servir.

 Pace pace al tugurio del povero...

Sotto vel di patrio amore
gittan l'odio tra fratelli
ma dovunque è un oppressore
un fratello oppresso sta.

un fratello oppresso sta.
Nostro è il mondo e di novelli
a noi sacri un patto adduce
e quel patto e vita e luce
fratellanza e libertà.

 Pace pace al tugurio del povero...

O giustizia nostra speme
il tuo regno affretta affretta
è da secoli che geme
la percossa umanità.

la percossa umanità.
Ma nel dì della vendetta
questa plebe ognor tradita
come belva inferocita
da ogni lato insorgerà.

Pace pace al tugurio del povero
guerra guerra ai palagi e alle chiese
non sia scampo all'odiato borghese
che alla fame agli stracci insultò. 

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