La famiglia – Canto politico

Testo Della Canzone

La famiglia – Canto politico di Canzoni politiche

Quanti sposi ben vestiti s’inginocchiano all’altare

chiesa piena di parenti cerimonia di due ore

sono in festa in una nicchia gli angeli con la Madonna

l’uomo spera che sia vergine quella notte la sua donna

All’altezza del taschino mostra un bel rigonfiamento

non è il cuore è 1a pistola: gli conviene stare pronto.

Matrìmonio relìgioso

com’è bello essere sposo

la famiglia è come un campo

molto spesso un camposanto

Una coppia ín municipio sindaco col tricolore

lui gli sta leggendo il codìce loro firmano l’amore

Lacrimucce della mamma la veletta della zia

dopo il pranzo delle nozze sono pronti a andare via

Di già pensano alla casa alle nuove proprietà

i regali deí parenti e per sempre fedeltà

Matrimonio ìn munìcìpio

com’è bello sul principio

la famiglia è come un prato

però col filo spinato

Io non sono un alienato e neppure un aguzzino

spero che mi vada bene non è detto sia destino

però spesso sento dentro duro cuoio di stivale

e persino dentro il letto sono spinto a farti male

sfogo la vigliaccheria che mi lega al mio lavoro

e considerarti mia mi riconferma nel mio ruolo

Matrimonio oppure senza

viene fuori la violenza

questa vita è come un prato

un poligono di Stato.

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