La pressa

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Testo Della Canzone

La pressa di Altoforno

Parodia di Contessa di Enrico Ruggeri

Non puoi più comprimere l’acciaio come piace fare a te
hai sostituito anche lu majo a partì dal ’33,
le lavorazioni più non fai,
materiali sotto più non hai,
vuoi cambiar le forme ma non puoi
mo’ si un monumento a tutti noi.

Tu sei la pressa,
sei concava o convessa?

Apparecchio idraulico che a Terni è di diritto nella storia,
come gli altoforni pe’ li vecchi un tuffo indietro alla memoria
piazza Dante adesso tu stai qui,
17 metri o giù di lì,
dietro a te un albergo molto chic
do’ non ce va mai a dormì lu freak

Tu sei la pressa,
cazzo quanto sei spessa.

Pensi che ogni oggetto modellato sia da riferire a te
Un tempo eri arnese da primato, che faranno ora di te?
Quanno lu turista arriverà,
sceso da lu treno esclamerà,
“Roma città santa poi aspetta,
io pe’ il Giubileo me fermo qua!”.

Fra un milione d’anni si dirà
“questo antico tempio che sarà?”
mausoleo per Dei e Divinità
li Ternani strana civiltà.

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