Le consorelle di San Pelagio

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Testo Della Canzone

Le consorelle di San Pelagio di Pardo Fornaciari

Le consorelle di San Pelagio
cantando in coro non si senton a disagio
se dal leggìo che regge il libro d’ore
fa capolino il loro confessore
Dal vescovato gli han mandato un canonico
a cui non piace la vita del monaco
è un tipo estroso, per nulla schivo
gli piace fare lo sportivo
Lui ama l’ippica, la corsa a ostacoli
e ci scavalca i tabernacoli
Ma se una suora vuole cavalcare
quel sacerdote non si fa pregare.

Quando passeggiano nel chiostro
mandano occhiate recitando il pater nostro
scordan l’esempio della madonna
fan svolazzare il velo e la gonna
Dopo il peccato, in processione
s’avvian da lui alla confessione
invece di quella auricolare
le assolve con una particolare
Ma non pensate a niente di male
lui le conduce nell’orto a passeggiare
con un’innovazione epica
gli fa la confessione peripatetica

Le religiose assai riconoscenti
gl’imbandiscono pranzetti stuzzicanti
ed il priore è molto contento
di quel che passa il convento
E salmodiando le litanie
Loro lo empiono di leccornie
Se mangia troppo e la pancia gli fa male
gliela riscaldan col tepore animale
Gli dan tisane di tiglio e menta
così pian piano se lui s’addormenta
gli fan discrete un clisterino
per regolare l’intestino

Nell’orto del convento con passione
pratican serie l’autoproduzione
crescon carote e cetrioli con premura
in mezzo ai mazzi della verdura
Fanno sbocciare rose e violette
ci s’inanellan collo e tette
fanno festoni per l’altar maggiore
con i meloni del priore
Voi mi direte che cosa pensare
di quel convento particolare
Chiederò al vescovo se per piacere
mi ci manda a fare il giardiniere

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