Lo spaventapasseri

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Coyote interrotto

Testo Della Canzone

Lo spaventapasseri di Federico Salvatore

Lo spaventapasseri non è un bel mestiere
24 ore al giorno senza mettermi a sedere
Con questo contadino che da me vuole sapere
Se è buono o non è buono il formaggio con le pere
E l’uccellino che non è fesso, e che mi vede un po’ depresso
Ha fatto il nido nel mio cappellino e l’ha ridotto esattamente come un cesso
Ammesso e non concesso che potessi fare un passo, tirare un sasso
Sarebbe più educato il pettirosso
Lo spaventapasseri è un lavoro stagionale
Mi ha rotto una puntina di apparato genitale
E il contadino, cervello fino, e che c’ha sempre troppe spese
Vorrebbe licenziarmi per pigliare un albanese
Allora io, spaventapasseri eremita
Che da trent’anni voglio fare una pisciata
Come la bella addormentata
Aspetto solo il bacio di un ranocchio
Magari un po’ finocchio
Hai visto mai
Passasse chi ha inventato Frankestein
Uno scienziato pazzo con la pillola segreta
Che lo spaventapasseri si sveglia e prende vita
Ma come è bello questo mondo così strano
Questi campi di cemento senza uccelli e senza grano
E tutti quei semafori dagli occhi luminosi
Spaventapasseri borghesi
E le sirene, quante sirene che dal fondo del mare sono andate via
Si sono trasformate in ambulanze e polizia
Invece io, spaventapasseri nostrano
Metropolitano
Bella presenza
Senza residenza
Partita IVA si?…è dove è andata?
Per documento c’ho una foglia di insalata
Presa nell’orto, il passaporto?
Ma che vuol dire la parola aborto
Se pure sono nato da un amore senza voglia
Papà si chiama fieno, mammà si chiama paglia
La senti questa musica che tira, tira? Per troppi anni sono stato fermo
Come un infermo
Ma adesso basta
Mi butto in pista
Se pure è notte
A me che me ne fotte
E uno spaventapasseri a quest’ora che può fare….
Telefonare, col cellulare
Potrei anche cercare di …….are
Sarebbe ora
Lì c’è una signora
Sul marciapiede che cammina piano piano
Che mi sorride e mi fa segno con la mano
Ma com’è bella questa strana contadina
Che riflette la tristezza nel guardare una vetrina
E in tutte quelle macchine, per quante notti uguali
Tu vedi solo pance con gli occhiali
Ed il colore, della tua pelle così nera da sembrare naturale abbronzatura
Non è il Sole che l’ha fatta così scura, è la paura
La senti questa musica che tira, tira, tira, tira
Attento a cosa tiri
Attento a non entrare in brutti giri
Giro-girotondo il terzo mondo
Il quarto potere, vedere tacere
Partiti politici, partiti col cervello
La mucca pazza che và al macello
È il mio primo viaggio, fra i figli coraggio
Fra gli spaventapasseri col tatuaggio
E con l’orecchino, e con una bandana
Che bevono coca-cola americana, con la febbre collettiva di ogni sabato sera
Che se pigli una pasticca il tuo sogno s’avvera
Giro-girotondo è questo il mondo
Di ultime spiagge senza mari e monti
Di sassolini caduti dai ponti
I telefoni caldi di voci bollenti
Di corsi, ricorsi e corsie d’emergenza
I vecchi comunisti in crisi d’astinenza
Di sette religiose che sono più di sette
Ma quando cazzo dorme la notte!
E allora io, spaventapasseri spaventato da questa vita che ti tiene in pugno
Che ti lascia il segno
Me ne ritorno nella mia campagna
E ringrazio quel Dio che non sbaglia
Di avermi dato solo un cuore di legno…
…e di paglia.

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