(Rossopasquino)
Si vve lo dice Paolo Cucuzzanti(1),
Si lo potémo lègge(2) su’ ‘r giornale(3),
Si lo canta Ggiordano(4), quer Zzenzzale,
Ce dovémo da créde(5) come ssanti:(6)
Perché bbaccajja(7) tanto er Quirinale?(8)…
Basta sentì Stellino(9) e li ruspanti
Velinari: tranquilli tutti quanti:
Er Cainano(10) ce viene in tribbunale!
Quanno che nun zzarà ppiù puffidente
De la Repuffica de li Schifani
In faccia a ttutti quanti li tajjani(11).
Se farà pprocessà chi nun ce sente
Da ‘sta recchia(12) è ggentajja che nun crede
Ar Vangelo siconno fido Fede(13).
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(1) Noto e rosso (di capelli) giornalista al soldo del Presidente del Consiglio in carica.
(2) Se possiamo leggerlo.
(3) Il giornale “fatto in casa” dai familiari del Presidente del Consiglio in carica.
(4) M. Giordano, notissima voce da soprano del giornalismo padronale.
(5) Dobbiamo crederci.
(6) Assolutamente, senza dubbi o reticenze.
(7) Brontola, borbotta.
(8) Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
(9) P. Ostellino che, al pari di altri famosi (per codardia) italici pennivendoli, critica la posizione del PD di Valter Veltroni come “manifestazione di pura agitazione” contro il cosiddetto “lodo Schifani”.
(10) Indovinala, Grillo!…
(11) Gioco di parole che identifica un popolo di creduloni con una delle lingue più attive della “politica” italiana!
(12) Chi fa finta di non sentire.
(13) Emilio Fede, notissimo ed “imparziale” sacerdote del giornalismo al servizio del Signore di Arcore.
