Povero Calabresi

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Testo Della Canzone

Povero Calabresi di Sandro Portelli

di Sandro Portelli

Povero Calabresi, che brutta fine hai fatto!
eri così potente; chi mai l’avrebbe detto!

Quando dalla finestra Pinelli t’è cascato
tu eri il più valente difensore dello stato.

Quando contro i compagni la caccia scatenasti tu eri il favorito
(le! governo e dei fascisti.

Ma quando, alle elezioni, i padroni hanno deciso che ci voleva un morto,
allora t’hanno ucciso.

Fascisti e benpensanti, al tuo funerale,
dicevan di onorarti e nascondevano il pugnale.

Fascisti e padroni ti stavano vicini:
fascisti e padroni sono stati i tuoi assassini.

Da questa triste storia s’impara una lezione:
che non conviene fare il servo del padrone.

Il servo del padrone non ha nessun diritto
e come a un traditore nessun gli dà rispetto.

Voiaitri poliziotti, che assai sfruttati siete,
sentite questo fatto e un poco riflettete.

Voi state coi padroni per la paga che vi danno,
ma quando vi han spremuti poi vi liquideranno.

Le briciole vi danno, e loro stanno in alto;
se un loro servo muore, ne compreranno un altro.

E il servo del padrone non ha nessun diritto
e come a un traditore nessun gli dà rispetto.

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