Prima dell’amore

Album

È contenuto nei seguenti album:
1978 Polli di allevamento

Testo Della Canzone

Prima dell'amore di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Io sono uno che in tutte le cose ha bisogno di trovare quello scatto, quello slancio iniziale, quell’energia che specialmente nell’amore può essere esaltante solamente a condizione che avvenga e si realizzi in quell’istante che precede la conoscenza e stimola, stimola, stimola, arricchisce, nutre e incuriosisce.
Riassunto: mi piace l’avventura.
Io e lei, interno notte. Primo incontro, leggero imbarazzo.
“Fa caldo oggi”, mi fa notare giudiziosamente.
Un gran silenzio.
La gente dovrebbe avere a portata di mano più frasi: le considerazioni atmosferiche non sono più sufficienti.
Meno male sapeva tutto sulla coltivazione del cacao. Bell’argomento!
Prima di fare l’amore siamo dei grandi ascoltatori. Dopo meno. Ma prima si ascolta tutto: …e il padre all’estero, ingegnere agronomo, …e i cavalli normanni…
Mi avvicino e la guardo: un grosso sbaglio perché lei smette di parlare.
Silenzio.
Devo dire qualcosa, non ha importanza cosa. La prima frase che mi viene in mente:
“Frangean la biada con rumor di croste”
Tutto può fare intimità!
Me l’ha detto un amico: “Di’ quello che senti, di’ quello che senti, vedrai va benissimo!”
“Frangean la biada con rumor di croste”…
Tutto facile al bar. Non sono mica come te: una stupidata qualsiasi e… e giù raffiche di baci.
Ma quando uno sente l’esaltazione dell’inizio, quando uno scoppia d’emozione…
Quando uno scoppia d’emozione… non scopa mai.
Rimango lì, in una situazione da limbo. Sempre incerto tra la paura e l’apoteosi. Mi piace questo stato e spesso non faccio proprio niente. Per lo più non sono capito.
Qualche volta mi salvano i particolari, quando sono in forma. A volte mi basta una caviglia: il nudo integrale non mi dice un cazzo!
E poi è difficilissimo spogliarsi: c’è sempre qualcosa che rimane incastrato. E le cerniere? Pensa te, uno dovrebbe “scernierare” senza aver l’aria di farlo. Così distrattamente… ’CRRRRR!’ Ignorante, la cerniera… volgare.
Ma perché non fanno ’DIN DON DIN DAN’?
Dio, però com’è bella; ha una spalla così liscia. Se mi concentrassi molto sulla sua spalla potrei anche riuscire a fare l’amore. Non bisogna trascurare nessuna possibilità.
A questo punto dovrei spogliarmi anch’io. Il copione lo prevede. Mi fa piacere perché sono sciolto.
Dunque: blue-jeans… via!
Chi non ha mai commesso l’errore di togliersi i pantaloni prima delle scarpe, costui non sa niente dell’amore!
Rimango lì, in una situazione… non da limbo. Questa è una situazione di merda, proprio!
Tenti un’operazione rapidissima sulle scarpe… calma, per carità, non perdiamo la testa.
E lei “Ti è venuto il nodo, eh?”
Ma insisti, lotti disperatamente e finalmente…via!
Ohhhh… Io quando sono nudo, tendo sempre un po’ a…
“È perché non ti sei accettato!” dice lei.
Bisogna stare attentissimi, se ne accorgono subito.
Addirittura individuano i punti: “Tu non erotizzi le ginocchia”.
Com’è vero!
In questo momento, a dire la verità, il fatto di non erotizzare è decisamente generalizzato.
E allora lei mi accarezza la schiena, le spalle, le ginocchia e tutto anche.
Tranquillamente. Come fosse un lavoro.
E dato che io sento molto, ma non sento quello che dovrei sentire, allora le parlo un po’ della coppia. Un bel problema! E lei si dimostra molto interessata e dice, tra l’altro, delle cose molto sensate. Ma il suo lavoro ne soffre… quello delle carezze.
Che strano! D’un tratto mi viene incontro l’eccitazione. Così, senza che la cercassi. Tutto diventa più facile: il meccanismo faticoso della scena si scioglie e siamo allacciati. Smanioso, rimastico frasi incomprensibili, inframmezzate da esclamazioni e da gesti abbozzati pesantemente. Il mio monologo si fa più oscuro e tra un respiro e un affanno, una parola, che mi sembra sia “amore”, ricorre più volte, senza una ragione visibile.

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