Prisoner 709 – Caparezza Significato della canzone

Prisoner 709 – Caparezza Significato della canzone. Ecco il significato della nuova canzone di caparezza. Le canzoni di caparezza sono pieni di significato cerchiamo di capirli insieme.

Non abbiamo ascoltato ancora tutto il cd, andremo a modificare questa pagina al fine di renderla migliore

Nel buio di una galera dalle barre chiuse
non immaginiamo la catena ma le piume.

Nel video si vedono reclusi tutte persone che lavorano nel campo della musica. Si vede caparezza circondato da libri. Si suppone che le piume sia un riferimento alla “penna’oca”. Nella canzone China town e in altre canzoni viene citata più volte

Passano le guardie tra file di facce mute,
ci mordiamo lingue come capesante crude.

Le capesante sono molluschi bivalve e sembra sembra che hanno una lingua. Le capesante sono rinchiuse all’interno di una conchiglia.


Scordati qui, sullo scaffale di un porta CD, che delusione,
la casa di reclusione, pressati fino alla nausea, alla repulsione,
chiamami “Opera” che mi danno la prigione, niente premio Nobel,
segui la mia traccia, feromone, 709.

I cd e i relativi cofanetti ormai sono finiti nel dimenticatoio. In carcere si stà stretti, vivono ammassati. Caparezza per sua stessa ammissione è odiato (per es. nella canzone Troppo politico o nella canzone Kevin Spacey ci da un motivo per odiarlo). Quando un artista fa un opera d’arte gli danno il nobel a lui la prigione. I ferormoni sono ormoni che in genere emettono le donne degli animali per attrarre gli uomini. Seguendo la traccia (del disco) arrivi al Caparezza prigioniero 709
Io sono il disco non chi lo canta, sto in una gabbia e mi avvilisco,
il futuro sopprime colui che negli occhi lo guarda, è un basilisco.

Nel video “la mia parte intollerante” lui è dentro una gabbia. Spesso un disco viene guidicato dal cantante e non dalle canzoni e lui lo trova avvilente.
Ci sono degli aforismi del tipo: La bellezze è negli occhi di chi guarda o il futuro è negli occhi di chi guarda. In questo chi guarda Il basilisco è una figura mitologica che ha il pootere di pietrificare e uccidere chi lo guarda


Qua tutto cambia, prima tra i santi dopo sei l’anticristo,
ho un buco in pancia, qua non si mangia, neanche gli avanzi, visto?

Spesso le persone cambiano opinione, prima ti amano e poi ti odiano. Non è chiaro a cosa si riferisce. 

Prigioniero come fu mio padre nel braccio del 1210,
33 giri nell’atrio, viaggi psicotici, sfregi.
Portava un solco dentro che io non avrò mai,
ho solo un numero sul petto: 709!

Caparezza all’inizio della carriera era conosciuto come Mikimix. ha pobblicato 2 album.Poi ha cambiato nome ed è diventato Caparezza. Questo è il 7° album come caparezza, ma il 9° considerando anche Mikimix. E’ il prigioniero 709 ovvero 7 o 9

Questo pezzo non è chiaro il significato. Sembra che parla di suo “padre” che faceva uso di dobre. Sembrerebbe un chiaro riferimento al passato anni 60 come nella canzone nella canzone Giotto Beat

Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai)
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai)
dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai.
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai).

7 o 9 è molto chiaro il messaggio

Sulla targhetta l’agente legge la cifra: “709”
Il contatore o la muerte! É legge della cifra.

Siamo tutti un numero, La musica viene messa in secondo piano, contano quanti like uno ha, quanti dischi vendi, le wiews su toutube, gli iscritti ecc. ecc.

Oggi che la rete è l’unica, io giro con amo e lenza
ma la gente ascolta la musica, non ascolta la coerenza

La rete su internet sembra una democrazia, invece non è così. Lo stesso concetto lo dice anche nella canzone Chi se ne frega della musica

e sono mariuolo avido tra tanti ladri d’oro platino e diamanti,
io mi immolo perché ho davanti il mio ruolo che mi inchioda, rabbi,
e non sono più di moda, Calvin, sul mio conto slogan blandi,

Riferimento ai dischi d’oro e platino e diamanti in base alle copie vendute. 
chiudi un occhio quindi gioca a dardi con il mio di voto non di Giovanardi.

Giovanardi è famoso per la Legge Fini Giovanardi sulle droghe leggere.

Io copia fisica, in custodia cautelare rigida o digipack.
Chi mi vuole far visita, digita. Ho meno spazio che in una classifica minicar.

Caparezza diceva di essere il disco, quindi la copia fisica ed è in galera. Chi mi vuole lo cerca su internet, ma non c’è spazio per lui in classifica

Sulle mie note qualcuno ci sniffa strisce di chimica.
Musica pericolosa per finta: strisce di Kriminal.

Gioco di parole tra la droga, le strisscie di coca e quelle dei fumetti. Kriminal è un fumetto degli anni 70.
Ho un titolo di studio stampato su copertina
ma non mi prende nessuno qua non è più come prima.
Cerco me stesso quindi un supporto che ormai nessuno può darmi,
puoi contarci, 709!

Sulla copertina c’è lo studio di registrazione. Ormai i cd intesi come supporto fisico, non li compra più nessuno. Non vengono prodotti più i vinile.

Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai)
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai)
dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai.
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai).

Dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai,
hai la fine penna e il mic quindi fila, impenna, vai!

E allora sto tra detenuti non da me temuti,
voglia di elevare i contenuti, scale che non si permette Muti,
Prevedo futuro, Baba Vanga.
Decedo sicuro, pala, vanga.
Porto nelle vene tanta rabbia.
Non so contenere la valanga.

Baba Vanga è un veggente che prevede il futuro. Lui muore quindi si usa la pala e la vanga per scavare.

Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai)
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai)
dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai.
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai).

Commenti

8 commenti

  • Zentradis ha detto:

    il pezzo sul 1210 riguarda il technics-1210 piastra nota per avere il braccio ricurvo (avrebbe senso nel momento in cui si considera il vinile come padre dell’odierno compact disc) ed è ancora più sensato se si considera il fatto che il cd a differenza del vinile non è caratterizzato dall’ “avere un solco” da cui di fatto la melodia è generata.

  • giorgio schiavone ha detto:

    Ciao, nella parte “Prigioniero come fu mio padre nel braccio del 1210,
    33 giri nell’atrio, viaggi psicotici, sfregi.
    Portava un solco dentro che io non avrò mai,
    ho solo un numero sul petto: 709!” il riferimento è al giradischi: immagino il technics 1210 per la precisione. Suo padre è appunto il 33 giri in quanto il disco è cantato direttamente dal CD ed i solchi sono quelli del vinile.

  • Spriciko ha detto:

    Secondo me la canzone è una riflessione/critica sul mondo della musica e di come sia cambiato.
    Il giochino del testo sta nella doppia lettura del testo da una parte evidenzia come internet abbia “imprigionato” la sua musica in un mp3 senza anima…dall’altra le metafore del dolore caparezziano ricordano l’anima dei vecchi supporti per ascolatre musica (il buco in pancia è il cd, il braccio 1210 è quello del giradischi il padre dei cd, i solchi è il vinile ecc…)

  • Fuordor ha detto:

    Suo padre è il vinile, lui è il CD!

    Suo padre è 33 giri nell’atrio, ha sfregi, braccio 12 o 10 (lunghezza in pollici del braccio del giradischi), ha un solco che lui (CD) non avrà mai.

  • Sara Scalera ha detto:

    Una “spiegazione” banale e insoddisfacente. Del tutto inutile.

  • Tommaso Schirru ha detto:

    Il numero 709, oltre agli album si riferisce a 2 cose, il suo vero nome e il suo nome d’arte.
    Il suo vero nome è Michele Salvemini: Michele ha sette lettere e Caparezza ne ha nove. Piccola “gaf” involontaria o forse no è il fatto che Salvemini, il suo cognome, ha nove lettere quindi, oltre agli album, ad un bipolarismo tra vita vera (nome) e lavoro (nome d’arte) si potrebbe anche riferire ad una distanza dalla famiglia tra lui (Michele) e la sua famiglia rappresentata dal cognome.

  • Luca ha detto:

    Io penso che, un po’ come nella canzone “Epic” dei Faith No More, lì però ci si riferiva all’LP, Caparezza in questo testo vuole impersonare un CD che parla in prima persona. Ormai abbandonato su uno scaffale, prima oggetto del futuro e ormai archiviato come obsoleto, ha fatto la fine del padre , l’LP appunto, che era pieno di solchi, in voga negli anni ’70. Con questa chiave di lettura ogni riga è più chiara: il buco nella pancia, la brama di essere d’oro e di platino, la custodia “cautelare” che lo protegge come guscio di capasanta. E poi non mi risulta che il padre di Caparezza facesse uso di droghe.

  • Helena ha detto:

    Dobbiamo immaginare che sia un CD a parlare per tutta la durata del pezzo (e suo “padre” non è altro che il disco in vinile).

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