Sogno numero due

Album

È contenuto nei seguenti album:
1973 Storia di un impiegato

Testo Della Canzone

Sogno numero due di Fabrizio De Andrè

(parlato)
Imputato ascolta,
noi ti abbiamo ascoltato.
Tu non sapevi di avere
una coscienza al fosforo
piantata tra l’aorta e l’intenzione,
noi ti abbiamo osservato
dal primo battere del cuore
fino ai ritmi piu’ brevi
dell’ultima emozione
quando uccidevi,
favorendo il potere
i soci vitalizi del potere
ammucchiati in discesa
a difesa della loro celebrazione.
E se tu la credevi vendetta
il fosforo di guardia
segnalava la tua urgenza di potere
mentre ti emozionavi nel ruolo
piu’ eccitante della legge
quello che non protegge
la parte del boia.
Imputato,
il dito piu’ lungo della tua mano
e’ il medio
quello della mia
e’ l’indice,
eppure anche tu hai giudicato.
Hai assolto e hai condannato
al di sopra di me,
ma al di sopra di me,
per quello che hai fatto,
per come lo hai rinnovato,
il potere ti e’ grato.
Ascolta
una volta un giudice come me
giudico’ chi gli aveva
dettato la legge:
prima cambiarono il giudice
e subito dopo
la legge.
Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se puo’ giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato?

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Accordi

  
Em G E G E Em G E G E G E G Am G E G Am G E Dm9 Am

(parlato)
Em
Imputato ascolta, noi ti abbiamo ascoltato.

Tu non sapevi di avere  una coscienza al fosforo

piantata tra l'aorta e l'intenzione,

noi ti abbiamo osservato dal primo battere del cuore

fino ai ritmi piu' brevi dell'ultima emozione

quando uccidevi, favorendo il potere

i soci vitalizi del potere ammucchiati in discesa

a difesa della loro celebrazione.

E se tu la credevi vendetta il fosforo di guardia

segnalava la tua urgenza di potere mentre ti emozionavi nel ruolo

piu' eccitante della legge quello che non protegge

                  G E G E G E G
la parte del boia.            



E
Imputato, il dito piu' lungo della tua mano

e' il medio quello della mia e' l'indice,

eppure anche tu hai giudicato.

Hai assolto e hai condannato al di sopra di me,

ma al di sopra di me, per quello che hai fatto,

per come lo hai rinnovato, il potere ti e' grato.

Ascolta una volta un giudice come me

giudico' chi gli aveva dettato la legge:

prima cambiarono il giudice

e subito dopo la legge.

Oggi, un giudice come me,

lo chiede al potere se puo' giudicare.

Tu sei il potere. Vuoi essere giudicato?

Vuoi essere assolto o condannato? 

Dm9 Am Dm Am Dm Am Em Am Em E G Am G E G Am G E G Am

***

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