113 – Blue Virus Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
113 – Blue Virus

{Strofa}
È dal liceo che prendo tre, solo per essere perfetto
Ma col tempo ho sposato ogni mio difetto
Da quel viziuccio scemo di bere una quantità pari a un laghetto
A quella di trasformare in un'infezione ogni taglietto
Ogni emozione è un coma etilico
E la vivo sempre al cento per cento, risentendone anche nel fisico
Se mi apri un polso esce Cognac
Oh Madonna, non ho pubblicato il post sbornia
Chiamate i poliziotti o qui li chiamo io
C'è sangue sui vestiti e non li lavo io
Però quest'omicidio matcha col mio cappellino
Quindi forse mi metto le scarpe e poi ci vado in giro
Oggi conta apparire, prestami un vestito
Almeno poi sono elegante se mi do del fallito
Mamma dice che sono il bimbo più bello del recinto
Grazie al cazzo, ha sempre e solo avuto me come figlio
Ma mi sento una delusione, la ruota dell'ingranaggio
Che si blocca perché c'è un pezzo di arto fermo nel raggio
Mi gira il cazzo già a gennaio, figurati a maggio
Se passasse Angelo Izzo, gli chiederei un passaggio
Domandandogli soltanto perché ha fatto ciò che ha fatto
Mentre prendo appunti su come commettere quell'atto
Non sono matto, adoro imparare e quindi lo faccio
Mentre prendo questa ragazzina e la affetto dal braccio
Hai mai sentito parlare
Di minorenni che sparano al proprio padre col fucile della madre?
Per provare l'ebrezza di giocare a fare il criminale
E il familiare ci rimette la corteccia cerebrale
Io sono come te, ti prego credici
Gioco a dama con le pillole dei medici
Mi spiace, non rispetto affatto i tuoi canoni estetici
Ma sono permaloso, quindi chiama il 113

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