21 marzo – Manuel Finotti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
21 marzo – Manuel Finotti

Il mio primo giorno di vita e sono già incazzato
piango da mezz'ora e nessuno mi ha ancora spiegato
cosa ci faccio qui
e chi mi ha accompagnato
e perchè mi guardano tutti come se fossi un marziano
non conosco nessuno qui dentro
tranne quella ragazza che piange insieme a me
non so bene come ma so di essere stato lei per un pò
tanto da riconoscere le sue paure
e notti in bianco passate a cantare forte la sua canzone
mamma ora smetti di piangere che proprio non ce la faccio a guardarti così
piuttosto chi è quel tipo fuori che mi somiglia
ha una macchina fotografica in mano
una maglia azzurra bagnata dalle lacrime
come se avesse parcheggiato lontano e fuori ci fosse un temporale incredibile
è mio padre dice
piange senza vergogna
anche se è alto un metro e ottanta e potrebbe vincere una guerra
ma oggi inizia la sua rivincita
la sua più grande scommessa
e non c'è preoccupazione che lo spaventi

Sono la somma dei vostri occhi
la luce accesa per scacciare i mostri
quei sacrifici fatti per stare bene
non basterà una vita per ringraziarvi

Sono passati mesi e ancora non riesco a camminare bene
e tutti quelli che mi vengono a trovare
mi prendono in braccio come se fossi un trofeo
dicono che ho la pelle di mia madre
ma tutto il resto è di mio padre
le pareti in casa si riempono di foto
con il tempo io comincio a ingrassare
la prima scuola la prima cotta
il primo bacio da regalare
ad una ragazza conosciuta in seconda o in terza elementare

e poi con l'incidente fatto con quel coglione
che mi ha fatto volare fuori dalla macchina come fa un portiere
per prendere il pallone
e tu mamma che sei rimasta a guardarmi
ce l'abbiamo fatta lo stesso
sulle mani oggi porto il segno di quel dolore

Sono la somma dei vostri occhi
la luce accesa per scacciare i mostri
quei sacrifici fatti per stare bene
non basterà una vita per ringraziarvi

La mia professoressa alle medie dice che non mi applico abbastanza
e durante le lezioni comincio a suonare qualsiasi cosa
intanto cambio scuola e aggiungo uno sulle candele da soffiare
e non mi bastano più le dita per contare i sogni da realizzare
in televisione la crisi comincia a farsi sentire
e papà che torna sempre prima da lavorare
con un sorriso che tocca il fondo delle scarpe
almeno siamo uniti
vedrai che riusciremo a ripartire
mettiamoci seduti e prendete un foglio bianco
scrivete con una penna qual'era il vostro sogno
e cerchiamo di realizzarlo
mi avete insegnato voi come si fa
a restare sempre con il sorriso
qualsiasi cosa c'è da affrontare
avevate un sorriso enorme il giorno che ho cominciato a cantare
un sorriso diverso il giorno che nonno ha deciso di andare
come se tutto seguisse un percorso naturale
se un giorno avrò un figlio insegnerò come sognare

Sono la somma dei vostri occhi
la luce accesa per scacciare i mostri
quei sacrifici fatti per stare bene
non basterà una vita per ringraziarvi

Sono la somma dei vostri occhi
la luce accesa per scacciare i mostri
quei sacrifici fatti per stare bene
non basterà una vita per ringraziarvi

non basterà una vita per ringraziarvi (X 3)

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