4 Marzo 1943

Album

È contenuto nei seguenti album:

1971 Casa mia.jpg 1971 Casa miaEquipe 84
Storiedicasa.jpg 1971 Storie di casa miaLucio Dalla
1979 Banana Republic.jpg 1979 Banana RepublicLucio Dalla
1986 Dallamericaruso.jpg 1986 DallamericarusoLucio Dalla
Nel cuor nell'anima.jpg 1999 Nel cuore, nell’animaEquipe 84
2000 I grandi successi originali.jpg 2000 I grandi successi originaliEquipe 84
2002 Caro amico ti scrivo.jpg 2002 Caro amico ti scrivoLucio Dalla
2006 12000 lune.jpg 2006 12000 luneLucio Dalla

Testo Della Canzone

4 Marzo 1943 di Festival di Sanremo 1971

4-3-43.jpg

Equipe 4marzo1943.jpg

(di Paola PallottinoLucio Dalla)
Lucio DallaEquipe 84

Dice che era un bell’uomo e veniva, veniva dal mare
parlava un’altra lingua, però sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre, sopra un bel prato
l’ora più dolce, prima d’essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza, la stanza sul porto
con l’unico vestito, ogni giorno più corto
e benchè non sapesse il nome e neppure il paese
mi aspettò come un dono d’amore, fino dal primo mese.
Compiva sedici anni, quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna, le cantò a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva, sapeva di mare
giocava a far la donna, col bambino da fasciare.
E forse fu per gioco, e forse per amore
che mi volle chiamare, come Nostro Signore
della sua breve vita il ricordo, il ricordo più grosso
è tutto in questo nome, che io mi porto addosso
e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto io sono, Gesù Bambino
e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto io sono, Gesù Bambino

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Accordi

   
DO  LA-  DO
     DO                                       SOL7
Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare
                                      DO
parlava un'altra lingua, però sapeva amare
                                                   SOL7
e quel giorno lui prese a mia madre, sopra un bel prato
                                    DO      LA-  DO
l'ora più dolce, prima d'essere ammazzato.
     DO                                         SOL7
Così lei restò sola nella stanza, la stanza sul porto
                                     DO
con l'unico vestito, ogni giorno più corto
                                           SOL7
e benchè non sapesse il nome e neppure il paese
                                                DO     LA-  DO
mi aspettò come un dono d'amore, fino dal primo mese.
   DO                                   SOL7
Compiva sedici anni, quel giorno la mia mamma
                                       DO
le strofe di taverna, le cantò a ninna nanna
                                             SOL7
e stringendomi al petto che sapeva, sapeva di mare
                                         DO      LA-  DO
giocava a far la donna, col bambino da fasciare.
  REb                              LAb7
E forse fu per gioco, e forse per amore
                                     REb
che mi volle chiamare, come Nostro Signore
                                                LAb7
della sua breve vita il ricordo, il ricordo più grosso
                                        REb
è tutto in questo nome, che io mi porto addosso
                                         LAb7
e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
                                        REb
per la gente del porto io sono, Gesù Bambino
                                         LAb7
e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
                                        REb   SIb-  REb
per la gente del porto io sono, Gesù Bambino

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