mosqe – Deriansky Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
mosqe – Deriansky


Sto al timone del barcone che è nel limbo, limbo
C'ho il timore di un tumore già da bimbo, bimbo
Il sifone che mi piange lo capisco, ah
Il tritamerda del mio mondo che non trita
Perché sai che c'ho le situe, però in giro non lo dico, fisso
La bandiera della squadra sul soffitto, fitto
La parte easy della vita che però non ho mai scritto

Non vedo da allora, non vedo più l'incipit
Non vedo più limpido
Il mio rapporto è molto più forte, è molto più intimo
Tipo scopare allo specchio e non porsi più limiti (No)
Arrivare ai lividi, yeh

Lui non si fida, ma manco ci arriva
La gente al telefono in strada non guarda
Ma è lì che cammina e si schiva
Piccolo, occhio che sta gente affida e dopo sparisce
Lui non si fida, ma dopo annuisce e dopo fa "shh"

Mosche nere vedo quando vedo bianco
Me l'ha detto il medico
Stavo diventando isterico tanto
Ci mancava solo questo, ci mancava solo questo
Ci mancava solo questo, ci mancava solo questo
E mo gli chiedo un po' di sconto
Mosche nere vedo quando vedo bianco
Me l'ha detto il medico
Stavo diventando isterico, è chiaro
Mosche nere vedo quando
Guardo bianco, chiaro (Chiaro)

Cado in piedi come i gatti (Ah)
Cado in piedi come Gump (Ah)
Dato tutto, mai una pausa
Vieni e chiedi a tutta Parma (Ho fatto)
Chili di beneficienza, ora va bene la mia fi'
Va bene, ho lottato col peso e l'ho reso efficienza
Ho preso e ridato sapienza
Ripenso alle prime interviste al telefono
Le ho fatte su un furgone Amazon
Dodici in turno, mezz'ora di pranzo
In chiamata gli spiegavo pezzo per pezzo
Ora risalgo a Milano
Fra', sembro un tester di letti-divano
Le colpe che mi sono dato
Il meteo pulisce e chiarisce il disagio

Mosche nere vedo quando vedo bianco
Me l'ha detto il medico
Stavo diventando isterico, è chiaro
Mosche nere, punti neri
Punti ciechi, mosche nere

Meglio non toccare mai la catena né dei rivali né della bici
Meglio non toccare mai la catena né dei rivali né della bici
Meglio non toccare mai la catena né dei rivali né della bici
Meglio non toccare mai la catena né dei rivali né della bici
Meglio non toccare mai la catena né dei rivali né della bici

Negli indumenti antinfortunistici
Ho un sacco voglia di fare musica
E se domani ho un sogno
Nessuno più regola, nessuno giudica
Non voglio curarmi
Una firma sul foglio me la porta l'infermiere

Me l'ha detto il medico
Stavo diventando isterico
Ci mancava solo questo
Ci mancava solo questo
Ci mancava solo questo
Mosche nere vedo quando
Guardo bianco, chiaro, è chiaro (Qonati)

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