Poeti – Visconti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Poeti – Visconti


Il fallimento è la più grande aspirazione umana
Ci culliamo così nelle fresche sere di un'angoscia primitiva
Pensai a voi energumeni e alle pallide giornate
Di un settembre con un po' di freddo
E di un'estate che sfiniva
Ho un po' di tosse, un chilo di paura e qualche tarocco per giocare
Si stava bene ad ascoltare i tuoi vinili e quei miei desideri di naufragare
Ora sto a casa, studio poco e ho paura del futuro
Tutto un'analisi precaria in questo parto prеmaturo
I miei son progetti su carta per funеrali di sensazione
Qui la neve è sparita e i vecchi muoiono in giornate di sole
Forse non tornerò più a vivere nella Svizzera italiana
Dove un mio amico non ha perso la verginità nemmeno con una puttana

Impatta così bene su di me la dinamica filosofica moraleggiante
Da rendermi così incapace dal replicarla in maniera costante
I poeti muoion giovani nella costituzione antisportiva
Un'osteria della penombra, vent'anni di vita, senza una valida alternativa
E io non so che farmene del mal di stomaco quotidiano
Non voglio stare ad aspettare ad un risvolto agostiniano
Quindi dispongo dalle certezze, libri non finiti e riti pagani
Sotto la [?] ultima giornata di sole sarò solo cibo per i cani

I poeti muion giovani (Na-na na-na-na-na-na)
I poeti muion giovani (Na-na na-na-na-na-na)
I poeti muion giovani (Na-na na-na-na-na-na)
I poeti muion giovani

Ecco una serie di risorse utili per Visconti in costante aggiornamento

Pubblica i tuoi Testi!
Contattaci: [email protected]

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *