Tedua è finalmente tornato, dopo tre lunghi anni di attesa nel panorama del rap italiano. L'album ""La Divina Commedia"" è stato oggetto di anticipazioni già due anni fa e finalmente è diventato una realtà. Ci sono due motivi principali di questa lunga attesa: una profonda depressione che ha colpito il rapper durante il lockdown, descritta come il suo Inferno, e ora espressa attraverso le rime di più di una traccia (""Luce della ragione/accendi questa depressione buia/una volta in mezzo al caos non c’era il Tao non c’era nulla/Ma solo il blocco della scrittura""), e l'ambizione di confrontarsi con qualcosa di più grande, come suggerito già dal titolo dantesco, al fine di soddisfare la sua essenza di artista.
"La Divina Commedia" vanta collaborazioni con icone del rap come Gue, Marracash e Salmo, ma anche con rappresentanti della nuova scuola come Bresh, Geolier, Lazza, Rkomi e Sfera Ebbasta, e promettenti talenti emergenti come Baby Gang, BNKR44 e Kid Yugi. Inoltre, Federica Abbate, unica donna e una delle cantautrici contemporanee più amate, è presente nell'album. L'intero progetto si caratterizza per i continui riferimenti letterari e all'universo dantesco, che si intrecciano con eventi personali, citazioni tratte dal suo passato e dal suo repertorio artistico, che lo hanno reso uno degli artisti più amati e rispettati nella scena italiana e internazionale.
Le sedici tracce che compongono l'album rappresentano il suo Purgatorio, il percorso in cui ha sperimentato sulla sua pelle la differenza tra ""chi artista lo fa e chi artista lo è"", come sottolinea proprio alla fine del disco. Tedua è proprio l'artista di cui il rap game aveva bisogno: non solo un abile creatore di punchline o un furbo entertainer che produce hit, categorie già abbondantemente presenti, ma un poeta pop autenticamente anticonformista, illuminato non solo dal flow, ma anche dall'emozione e dall'urgenza di comunicare attraverso la scrittura.
In passato, Tedua è stato spesso criticato per il suo stile peculiare, talvolta considerato fuori tempo e con rime sghembe sui beat. Tuttavia, ha trasformato questa presunta debolezza in una virtù unica e preziosa. Oggi, quando ascolti brani come "Bagagli", "Malamente" o la bellissima "Red Light", e lo senti quasi urlare dal suo personalissimo speaker corner, hai semplicemente voglia di urlare insieme a lui, arrivando quasi a dimenticare che c'è una base musicale sottostante.
Il Testo della canzone di:
Lo-fi for U – Tedua
Ladies and gentlemen
Sto esagerando
Okay, Shune, la saga continua
Lo-fi four (Ah)
(T-E-D, baby)
Lo-fi for me, lo-fi for you
(Okay, Ryan)
That's Shune, am I right?
(Tedua)
Ringrazio Charlie innanzitutto per la pazienza che ha avuto
Grazie a lui ho conosciuto Chris
Su una panchina rollava weeda, io il fumo
Eravamo in villa a Seguro (Eh yo)
Arrivavo col cinquantino rosso
Milano Est, Milano Ovest, in circonvallazione un freddo addosso
Il cavo dell'acceleratore rotto
E mi ricordo a quei tempi stavo sui venti
Dicevi: "Quante rime inventi"
Condizionavo gli altri (Uh)
Correggevano il mio stile a tempo sui quattro quarti (Uh)
Io invece dritto contro il muro
Quando rimo, chiudo gli occhi
Sopra un treno regionale che porta al mio futuro
E a tutte le fermate vedo scendere qualcuno, ah, ti assicuro
In quei momenti senti solo i consigli del coach all'angolo
Non badi al pubblico, al casino che faranno, no
Me ne sbattevo del metronomo (Ehi)
Esuberante, logorroico (Yo)
Per molti un problema cronico, per altri un flow da fenomeno
Sfera l'aveva capito come al solito
Io non sapevo usare i social, avevo una maglia rossa Ralph Lauren tarocca
A differenza di Giona che mi dava consigli sul come si posta
Col tempo ho imparato così tanto da quel ragazzo
Spero di avergli lasciato qualcosa in cambio
O mi sentirei in debito un sacco (Yo, in debito un sacco)
Ringrazio Ghali, così lungimirante in quegli anni con le idee di marketing (Ehi)
Io e i ragazzi eravamo più provinciali, addetti al catering
Pensa che mi propsavi, avevo solo sedici anni
Tu già te la comandavi, Rap'n'Roll, Troupe D'Elite
Mi dicevi: "Sali (Su) a Milano che ce la fai" (Tu)
Senza manuale su come inseguire i sogni (Eh)
Sul come parlare ai sordi (Parlare)
Sul come fare dei soldi
In classifica l'hip hop, non il pop, stronzi (Stronzi)
Ai tempi con me c'era IZI
Ancora in crisi, con il diabete
Prima del film, prima di "Bimbi"
Quanti litigi, ma ancora insieme
Io ti ringrazio per sempre Diego
Siamo cambiati da allora, ma forse è meglio
E questo mi onora, mi rende fiero
Anche se a scuola il diploma non l'abbiam preso (Preso)
È mio fratello quello
Per te faccio un casino in un litigio
È il bambino prodigio con un etto nello zaino
Vai a letto, ma è sempre casa di un altro
E tra i bimbi di "Bimbi" nessuno che mi somigli quanto Rkomi (No)
Non parlo di metrica, non parlo del flow o i suoni
Siamo figli dei film visti insieme nei blocchi
Anche se con due caratteri opposti
Mi parli sempre con gli occhi e i ricordi
Fanno a gara per saltare fuori (Saltare fuori)
In quegli anni ero spaesato, ho pensato
Un paesano è passato dalla piazza di spaccio a far la star sul palco
E io ti ho spinto a questo e quell'altro
Il tuo talento l'ho sempre ammirato, ma non ne faccio un vanto (Eh)
Ti ho spinto così tanto da averti allontanato
Quando son tornato, avevi un altro sguardo
Più convinto, più coraggio
Il nostro affetto non è cambiato
Nessun conflitto, nessun contratto
Ed è perfetto così
I ragazzi di "Bimbi" ciò che ci può accomunare
È che siam cresciuti tutti senza la presenza di un padre, Tedua
(Lo-fi for you)
(Tedua)
Quando giocavi a pallone per la strada
Prima di tradir la fidanzata
Prima di mollare la scuola
Prima di fuggire di casa
Eravamo bimbi
Eravamo bimbi
(Tedua, Tedua, Tedua)
Per fare i dindi eravamo bimbi
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