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Testo Della Canzone
Condannato a morte di Francesco De Gregori
Da qualche parte dicono che vive bene,
che relativamente non gli manca niente Può bere, camminare, scrivere e respirare, fantasma senza catene Da qualche parte dicono è sempre uguale, anche se non si somiglia più La mattina di Pasqua con le mani in tasca e una corona di spine Da qualche parte al mondo suonano le sirene, milioni di uomini cominciano a remare Si confondono il turno della notte e del giorno, si confondono gli agnelli con le jene Da qualche parte al mondo dicono va bene, con una colomba morta fra le mani Fuori dall’orizzonte con il muro di fronte, risultato senza soluzione Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita Che silenzio che c’è qui intorno Che paura che c’è qui intorno Religione può essere un sentimento, religione può essere una fuga d’amore Religione può essere intrattenimento, religione può essere terrore Da qualche parte dicono che vive bene anche se gli fa paura ogni rumore Una foglia che cade, una faccia che vede, una notte che ha sentito abbaiare il suo cane Da qualche parte al mondo suonano le campane, milioni di uomini cominciano a pregare Ognuno dal suo punto cardinale, nella corrente dello stesso fiume Da qualche parte dicono va bene, seduto nella pioggia sopra una panchina Fin quando non avrà il suo posto al sole, tutto quanto questo mondo sarà prigione Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita Che silenzio che c’è qui intorno Che paura che c’è nel mondo.
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