Quello che puoi

Per una volta parole prima dei rischi di passare ai fatti, un bel discorso da adulti guardandoci dritti negli occhi. Urgono rimedi e ritocchi, salviamo i cocci prima che si scoppi, siamo a piedi scalzi in mezzo a vetri rotti. Siamo al dunque; ma sappi che quel che mi manda nei pazzi è pensare di finire una storia che è solo nei sogni; siamo alla conclusione, sull’orlo del burrone, né complicità né collaborazione. Rischiamo il baratro in questo casino, è un nascondino, mi sa che mi han preso per primo, mi tocca contare a sto giro. Sii quella di ieri, quella che eri, lei a cui ho offerto i miei suoni e i pensieri. Parliamo come facevamo, sotto il lenzuolo, fino a che un raggio di sole verrà a avvertirci che c’è un giorno nuovo. Sei quella che spero, quella che prego, fondamenta della palafitta dove sto al sicuro. Non c’è nessuno che ti obbliga, il mio cuore è a entrata libera: Duty free, don’t leave me come i Blackstreet! Mettiamo pace in questa guerra, riavviciniamo la bocca come se fosse un’altra prima volta.