(
Don Backy)
Signor coso giallo e verde, forse sei chi perde
forse sì, tu sei chi perde
Tu ami alcove rotolanti, camerini roteanti
roteanti e rateanti
E nonostante questo ami, di-scutibili santoni
canzonette e paroloni
Le mie domeniche, quelle senza appuntamenti
isolette sperdute nell’oceano della mia mente
un vecchietto ai giardini scomparso nel suo giornale
luccioletta spenta, se non hai fantasia
il resto, dimmi, cosa vuoi che sia
Io purtroppo più non credo, a quintali di parole
e in chi crede a quelle sole
Sono contro a chi ha pensato, che la musica la sente
solo chi l’ha un po’ studiata
E a chi è convinto che le note, sian puntini solfeggiati
dopo averli colorati
Invece io, riesco ancora a piangere
perfino in films con il finale dove lei sempre muore
mentre l’amore, qui è ridotto in formule
e a me non sta più bene, ed alla simbologia
io mando un VAFFANCULO e vado via.