(
Maurizio Fabrizio –
Guido Morra)
Bella tu,
triste tu,
piangerai, ma non tornerai più;
lontana mille città
in cielo, in alto, in libertà
la tua curiosità, io lo so, si fermerà
dove non c’è ipocrisia
e il lavoro è allegria,
mille pianeti più in là
dove guerra non ci sta,
dove tempo ci sarà
tutta un’eternità
per vivere come vorrai
con gli amici che avrai;
bella tu,
triste tu,
partirai e non tornerai più.
Io lo so,
angelo,
prima o poi ci dimenticherai;
sei caduta tra noi, ma no,
non ci si assomigli neanche un po’
in quanti mondi viaggerai,
chissà cosa vedrai:
l’inferno che è già dentro noi,
il nulla, un Dio, cos’altro mai
noi siamo stupidi, lo sai,
condannati a non capire mai;
chissà poi come riderai
dei nostri amori, i nostri guai
problemi tu non ne hai,
voli e vai dove vuoi;
bella tu,
angelo,