(
Ivano Michetti)
Nick Luciani
Gironzolava sempre sotto casa
con l’aria di chi è molto timida
ma quel giorno, dietro la mia porta,
lei mi disse: “Aprimi!!
Ti prego ascoltami, fuori piove ed io sento tanti fremiti.
Fammi entrare un momento; prenderò un latte caldo
poi, se vuoi, me ne torno giù.”
Si appollaiò tremante sul divano
le chiesi il nome e disse: “Scaldami!!”
e da quel momento, le sue notti,
le ha vissute accanto a me.
Ma come un cucciolo, se ne andava per giorni senza dirmelo
quando poi ritornava, un sorriso e diceva:
“Tu sei l’unico uomo che ho, solo.”
“Uomo mio”
me lo dicevi come se io fossi veramente tuo.
“Uomo mio”
per ogni donna c’è soltanto un uomo
ed io son quello tuo.
Solo tuo.
Sto sempre lì impalato alla finestra
con la speranza di vederti giù
e sui vetri segno con un dito
quanti giorni senza te.
E guardo l’angolo, proprio dove vendevi qualche ciondolo,
ma nessuno si ferma più, a sedersi per terra
come sempre facevi tu.