Il Testo della canzone di:
IRN – Noir

Qualche volta t'immagino coricata sul letto
A salutarmi e dirmi che sarai qui
E non andrai mai
Impegno il tempo scrivendo
Sapendo che scorre lento e non so ciò che fai
A volte scorro tra i file
E piango dentro vivendo i momenti in cui sbagliai
Ormai son conscio che sempre
L'uomo perfetto cerca qualche rimedio
Per tornare nella miseria
Dell quale è eternamente prigioniero
E chi è sereno privo di lungimiranza
Nel sentiero nel cui
Coerentemente mente permanentemente
Elaborati escamotage
Per sviare dalla condizione di fondo
Per la quale odio il mondo e guido male
Nella speranza di schiantare un'altra anima impotente
E mentre ti aspetto fermo al gate
Se potessi incontrarti nuovamente non so che direi
Probabilmente smetterei di mentire
E mostrerei le mie rime
Nella vana speranza di dimenticare tutto
E ritornare a prima

Prima
Che avessi bisogno di teorizzare una libertà blanda
Accarezzare il suicidio
Riguardando "Tre Uomini e Una Gamba"
Per la cinquantesima volta
Insieme non l'abbiamo mai guardato
Non come "The Departed", anche se l'hai lasciato a metà
Dicevi che era troppo complicato per te
Ci abbiamo pure litigato sopra
Ora rivedo quel video
Anche fingendo un sorriso
Ti ricordi quando abbiamo cucinato assieme e dopo ho pulito?
E non sentivo la tua voce da un anno o giù di lì
Assomigliava a un concetto, quasi forse uno spettro
O anzi come un difetto che purtroppo non omettono nei film
E dopo tutto questo tempo sappi che non ho smesso
Di idealizzarti, di sognarti e di pensarti
Anche forse di amarti, ma non voglio farti male
Dopo tutto l'impegno che c'hai messo a continuare
E ora prometto di finirla con le lettere postume
Appendo il mic al chiodo e poi mi scavo la fossa
Scusa per tutto, e grazie per il tempo
Lo so che non hai ascoltato, nel caso ci ritento

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