Il Testo della canzone di:
Siamo sole – HAZE Illumina
HO CAMMINATO A LUNGO PERCHÉ
TI STAVO CERCANDO
E NON MI SONO ACCORTO CHE
MI STAVO PERDENDO
QUEL CHE TU CHIAMI TRISTE REALTÀ L’HAI COSTRUITA TE
PERCHÉ SE NON GUARDI MAI OLTRE CHE C’È NON CAPIRAI MAI CHE
SIAMO SOLE
SIAMO LUCE AL MONDO ESSERI DIVERSI NEL PROFONDO
LA NOSTRA FINTA LIBERTÀ
È UN TELECOMANDO CAMBIO CANALE CHE NON MI VA MA POI CI RITORNO USIAMO TUTTI UNA MASCHERA FINTA IDENTITÀ FINCHÉ
LA FORZA DI GRAVITÀ
CI SALVA E CI INCOLLERÀ QUI
SIAMO SOLE SIAMO LUCE AL MONDO ESSERI DIVERSI NEL PROFONDO
I PENSIERI SI FONDONO NELL’ETERE NON HO MAI BISOGNO DI CHIEDERE SE UN GESTO SIGNIFICA QUALCOSA LA RISPOSTA CE L’HA SOLO CHI OSA FINGO SEMPRE DI NON SAPERE
LA VERITÀ AFFOGA NEL BICCHIERE NON SENTO PIÙ COS’HAI DA DIRE CREDO IN CIÒ CHE TU VUOI SMENTIRE
SIAMO SOLE
SIAMO LUCE AL MONDO ESSERI DIVERSI NEL PROFONDO
SIAMO SOLE SIAMO LUCE AL MONDO
TUTTO CI RUOTA INTORNO SENTO CHE STIAMO CAMBIANDO
Tu, la voce della mia notte
con i capelli bagnati, da sola in un letto, a guardare il soffitto e interrogare la sorte
tu, mille uomini in testa,
ogni volta un errore, tra magia e tremore, più ne parli piano, più senti il dolore
noi, in questo gioco di specchi
a parlare di altri e a sentirci sulla pelle i denti
vivere, con, la paura del fuoco
tra il bruciarsi in fretta e la voglia di non smettere il gioco
la solitudine, è lo specchio scomodo, è riconoscersi per odiarsi un po’
E questa notte qua, corrente fra di noi, fingi a perderti, ma tu sai che puoi
tu così brava a cadere,
nel profondo degli occhi, nel ritmo del fiato che soffia su te e non ti lascia vedere
poi quelle bugie sul corpo,
le parole di un uomo ferite sotto forma d’inchiostro
la solitudine, è lo specchio scomodo, è riconoscersi per odiarsi un po’
E questa notte qua, corrente fra di noi, fingi a perderti, ma tu sai che puoi
camuffare quelle voglie di tocco in tocco
Stretti in un abbraccio che non è più un gioco
Le mani nei capelli e la tua pelle mi sfiora
La vita intera vale meno di un’ora
e farsi male un’altra volta per trovare noi stessi
giù da questa roccia in un mare di sensi
la vita senza corda, senza fonte
vivere, senza orizzonte
la solitudine, è lo specchio scomodo, è riconoscersi per odiarsi un po’
E questa notte qua, corrente fra di noi, fingi a perderti, ma tu sai che puoi
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