Da un Oblò – Jeson Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Da un Oblò – Jeson

Di spalle ti credo mi adagio se parli di cose che non sai
ci speri che cada senza farmi un graffio dal chiederti come mai
un filo che tiro da un tavolo vuoto distante dal tuo
che mi evita a stento come due passanti sulle vie di New York
bussò la sua calma mi curò su una stella
mi cullo rooftop giù sto facendomi guidare dal flusso
scomodi consigli che escludo
liste di morali che appunto di corsa
se pensi che ne valga la pena una pazienza di ferro
non mi passerà in fretta
(oh oh oh)

Rit.
Potrei
fare come tutti ma i miei
tagli sono grandi, non c’eri
quando volevo odiarti
e non sapevo come fare
boogie night, perso mai, paranoia che mi fai che mi fai
ho combinato solo guai come puoi dirmi che mi ami baby

Lasciami stare se guardo di sotto
mani sporche di inchiostro
la scrivo col cuore se è quello che voglio
scivolare sul fondo coperto dall’odio
l’aspetto mi cambia giorno dopo l’altro
tra le cose che lascio
stavo pensando a quelle che perdo
Roma è piccola vista da un’oblò
fa rumore tra i colpi di un clacson
se mi aspetti faccio dietro front
voglio sentire tutto quello che già so
sto già scartando
Una di quelle scuse che un po’ mi fanno
dubitare di te te te
se non mi dici che c’è che non va

Rit.
Potrei
fare come tutti ma i miei
tagli sono grandi, non c’eri
quando volevo odiarti
e non sapevo come fare
boogie night, perso mai, paranoia che mi fai che mi fai
ho combinato solo guai come puoi dirmi che mi ami baby

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