Camminante – Vinicio Capossela

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 Camera a sud

Testo Della Canzone

Camminante – Vinicio Capossela di Vinicio Capossela

Ahi, t’ ho visto sporta alla ventana
seguir lontano il volo del gabbiano
hai masticato muta un benvenuto
e t’ ho incontrata strana

non cerco più la festa del tuo sguardo
né tantomeno il volto che mi è amico
ti guardo, ti saluto e mi ridico
che è fatica averti

i capelli neri e unti come il corvo
le labbra strette al nodo dell’orgoglio
odiami per non cadere pronto
nell’amore che non voglio
così m’incontro solo, solo e perduto
come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido
come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido

però resto contento
per quello che è passato
mi porto appesa al cuore una promessa
e qualche bacio rubato
e voglio restar quieto
e sognar disperso
sognar che stiamo noi due soli
e nel mare aperto
sognar che stiamo noi due soli
e nel mare aperto

toglietemi passioni, amici,
il riso del saluto,
ma non si può perdere quello che
mai in fondo si è tenuto
non si può perder niente se
niente si è mai avuto

le seppie han le ossa bianche e l’ippogrifo
ha il becco scuro e forte è il suo nitrito

distante come il cielo in Patagonia
m’avvio abbracciando i sogni che ho patito
distante come il cielo in Patagonia
m’allungo ai sogni che ho patito

come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido
lasciando il loro nido
come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
re
Ahi ti ho visto sporta alla ventana
Seguir lontano il volo del gabbiano
    la7/4                  la7
Hai masticato muta un benvenuto
                   re
E ti ho incontrata strana
Non cerco più la festa del tuo sguardo
Ne tantomeno il volto che mi è amico
   la7/4                   la7                re
Ti guardo ti saluto e mi ridico che è fatica averti
I capelli neri e unti come il corvo
Le labbra strette al nodo dell'orgoglio
la7/4                 la7
Odiami per non cadere pronto
                   re
Nell'amore che non voglio
Così m'incontro solo, solo e perduto
     la7/4                         la7
Come quando gli uccelli se ne migrano
                  re
Lasciando il loro nido
     la7/4                         la7
Come quando gli uccelli se ne migrano
                  re
Lasciando il loro nido

Però resto contento
Per quello che è passato
la7/4                                 la7
Mi porto appesa al cuore una promessa
                  re
E qualche bacio rubato

E voglio restar quieto e sognar disperso
la7/4                         la7
Sognar che stiamo noi due soli
            re
e nel mare aperto
la7/4                          la7
Sognar che stiamo noi due soli
            re
e nel mare aperto

re
toglietemi passioni, amici il riso del saluto
          la7/4                  la7
ma non si può perdere quello che
                    re
mai in fondo si è tenuto
       la7/4               la7               re
non si può perder niente se niente si è mai avuto

le seppie han le ossa bianche d'ipogrifo
ha il becco scuro e forte è il suo nitrito
  la7/4                       la7
distante come il cielo in Patagonia
                                      re
m'avvio abbracciando i sogni che ho patito
  la7/4                       la7
distante come il cielo in Patagonia
                            re
m'allungo ai sogni che ho patito
     la7/4                         la7
come quando gli uccelli se ne migrano
                                         re
lasciando il loro nido lasciando il loro nido
     la7/4                         la7
come quando gli uccelli se ne migrano
                                         re
lasciando il loro nido lasciando il loro nido

re mi sol- re  due volte

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *