Canzonenoznac

Album

È contenuto nei seguenti album:
1975 Ipertensione

Testo Della Canzone

Canzonenoznac di Roberto Vecchioni

(Vecchioni)

Il leader della parte scura
dietro una barba quasi nera
diceva cose alla sua gente
a voce bassa come sempre
e ricordava cose antiche
proibite ma pur sempre vive
come il martini con le olive
dal millenovecentottanta
anno di grazia e di alleanza
felice e immobile la gente
viveva solo del presente
ma lui a quei pochi che riuniva
come una nenia ripeteva
quel suo programma che chiedeva

Fosse permesso ricordare
fosse permesso ricordare
poi ricordò che era vietato
nel mondo nuovo anche il passato

Il leader della parte chiara
con quella cicatrice amara
sul mento a forma di radice
gridava: “Abbasso questa pace”
Coi pochi giovani insultava
la polizia che costringeva
soltando ad essere felici
ed abbatteva e rifaceva
palazzi d’arte e di cultura
e delle bibite e del niente
sì, ma soltanto con la mente
e all’occorrenza le prendeva
davanti ai giudici abiurava
ma appena uscito risognava

Fosse possibile cambiare
fosse possibile sperare
ma la speranza era un difetto
del mondo ormai così perfetto

E il leader con la cicatrice
credeva l’altro più felice
e l’altro quello con la barba
di lui diceva : “E’ pieno d’erba”
Si sospettavano a vicenda
di fare solamente scena
d’essere schiavi del sistema
e l’uno l’altro beffeggiava
e l’altro l’uno ricambiava
pur descrivendo alla rinfusa
due volti di una stessa accusa
che era impossibile cambiare
tornare indietro, andare avanti
avere voglia di sbagliare

Come ad esempio ricordare
come ad esempio ricordare
questo ricordo era un difetto
nel mondo ormai così perfetto
né si poteva più cambiare
né si poteva più sperare
questa speranza era un difetto
nel mondo ormai così perfetto

E il leader della parte chiara
pianse di rabbia quella sera
seduto sopra la sua vita
perduta come una partita
ma il servofreno dentro il cuore
che scatta al minimo segnale
gli eliminò tutto il dolore
e il leader della parte scura
contando i passi e la paura
si avvicinò alle parti estreme
dove correva un giorno il fiume
ricostruendo da un declivio
l’ultima chiesa un vecchio bivio
l’acqua e l’amore che non c’era

Si sentì stanco e in quel momento
tolse la barba e sopra il mento
apparve a forma di radice
quella sua vecchia cicatrice

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *