C’era… Un tipo strano

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Buona fortuna

Testo Della Canzone

C'era… Un tipo strano di Anonimo Italiano

C’era un tipo strano
che cresceva solo
sotto un grande cielo
a diventare un uomo
tra i pallazi tutti uguali di periferia
mille lenzuole stese

c’era il buio di un cortile
dalle finestre azzurre di televisione
odore delle cene
e l’eco di un pallone
a rimbalzare i muri
e a scandir il tempo
di una vita acerba che cresceva
lui una goccia dentro un fiume in piena

e c’era il sole di giornate al mare
un pugno di conchiglie
e l’altro per scavare
la pista per le biglie
e torri di castelli
a ritornare sabbia
coi cavalloni bianchi

ci sono giorni che ho bruciato come sigarette
per rivederli tutti come foto
ci sono amori piu taglienti di lamette
che ho dimenticato a poco a poco
e quante volte ho gia’ rischiato di restare solo
per la paura di ferirmi ancora insieme a te

e tra le foglie di un autunno
accese ad ingiallire un viale
lui col nodo in gola
del primo giorno a scuola
timide guancie rosse
un po’ di batticuore
nell’ora di lezione

c’era sempre l’emozione
di un natale atteso
sulle comete appese
con un filo teso
pupazzi di presepe di cioccolato al latte
regali a mezzanotte

quanti sogni mi hanno riportato in quel passato
avrei voluto risvegliarmi li’
in quanti specchi mi son chiesto adesso dove vado
e la risposta “sono sempre qui'”
poi mi succede spesso di sentirmi cosi’ vuoto
e con un niente tra le dita a cercarmi me ne andro’

e quanti sogni mi hanno riportato in quel passato
e da quei sogni io vorrei svegliarmi qui vicino a te
ancora qui’
svegliarmi qui vicino a te

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