Album
È contenuto nei seguenti album:
- 1977 Come è profondo il mare
- 1996 Canzoni
- 2002 Caro amico ti scrivo
- 2006 12000 lune
- 2010 Work in progress – Lucio Dalla e Francesco De Gregori
Testo Della Canzone
Disperato erotico stomp – Lucio Dalla
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Ti hanno vista bere a una fontana che non ero io Penso a delusioni a grandi imprese a una Tailandese A parte il vestito, i capelli, la pelliccia e lo stivale Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto Prima di salir le scale mi son fermato a guardare una stella |
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
Ti hanno vista bere a una fontana che non ero io
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
ti hanno vista spogliata la mattina, birichina birico`.
Re La7 Re
Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte,
La7 Re La7 Re La7
ed eran botte, Dio, che botte
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
ti hanno visto alzare la sottana, la sottana fino al pelo. Che nero!
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
Poi mi hai detto "poveretto, il tuo sesso dallo al gabinetto"
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
te ne sei andata via con la tua amica, quella alta, grande fica.
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
Tutte e due a far qualcosa di importante, di unico e di grande
Re La7 Re La7 Re La7 Re La7
io sto sempre a casa, esco poco, penso solo e sto in mutande.
Penso a delusioni a grandi imprese a una Tailandese
ma l'impresa eccezionale, dammi retta, e` essere normale.
Quindi, normalmente, sono uscito dopo una settimana
non era tanto freddo, e normalmente ho incontrato una puttana.
A parte il vestito, i capelli, la pelliccia e lo stivale
aveva dei problemi anche seri, e non ragionava male.
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra,
non abbiamo fatto niente, ma son rimasto solo, solo come un deficiente.
Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto
gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino
mi guarda con la faccia un po' stravolta e mi dice "sono di Berlino".
Berlino, ci son stato con Bonetti, era un po' triste e molto grande
pero` mi sono rotto, torno a casa e mi rimettero` in mutande.
Prima di salir le scale mi son fermato a guardare una stella
sono molto preoccupato, il silenzio m'ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano,
ho chiuso un poco gli occhi, e con dolcezza e` partita la mia mano.
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