(di:
Ron –
Lucio Dalla)
Due ragazzi in una pozza di petrolio
in un fiume di parole
in una storia d’amore.
Lei con un slip rosso corallo
magro come un serpente
nel silenzio nessuno li sente.
Due ragazzi in una abbondante nevicata
due ragazzi, lei col naso un pò a patata
lui tanto è bello lo stesso
due ragazzi così, come si vedono spesso
con il cuore a traverso.
Due ragazzi in un canale della televisione
due ragazzi quattro ossa schiacciate
contro un portone
due ragazzi partiti, andati a Cesena
quattro piedi nudi catturati dal sole
quattro ore camminando camminando
in fianco alla stazione.
E’ una domenica senza paracadute
senza nessuna ragione
due gocce d’acqua a primavera
due ragazzi, due punti di luce
alle dieci di sera.
Due ciuffi sulla sabbia in riva al mare
due nessuno, fermi lì ad ascoltare
mentre la notte torna indietro
mentre l’acqua diventa di vetro
e la luna, la luna tradita s’accuccia.
Due ragazzi nudi, due ragazzi senza buccia
due, Dio mio com’è tardi,
due, ma cosa vuol dire domani.
Due ragazzi, ti prego fai piano
due ragazzi, senti l’ultimo dei Rolling Stones
due ragazzi, prendimi almeno la mano
due ragazzi, mi sento morire è caduta una stella
due ragazzi, sta arrivando qualcuno,
mi sento più leggero, ho perso le chiavi.
Due ragazzi, sotto un cielo che sembra di cera
due banane senza buccia contro il resto del mondo
a primavera.