Canzoni popolari Lombardia 1908
Poveri figli miei abbandonati
con dolore vi debbo oggi lasciare
con fulgide speranze d’ideali
un dì contenta vi potrò abbracciare
sì combattiamo per un fulgido avvenir
pei nostri figli siamo pronti anche a morir
E per la strada gridava i scioperanti
non più vogliam da voi esser sfruttati
siam liberi siam forti e siamo tanti
e viver non vogliam da carcerati
nelle stalle più non vogliam morir
è giunta l’ora siam stanchi di soffrir
Ma da lontano giungono i soldati
avanti tutti assieme coi padroni
e contro gli scioperantì disarmati
s’avanzan sguainando gli squadroni
essi non fuggono forti del loro ardir
i figli del lavoro son pronti anche a morir
Eppur convien restar senza dolore
pronti a soffrir la fame e ogni tormento
bisogna far tacer pur anche il cuore
di madre il puro affetto e il sentimento.
sebbene oppressi e torturati ancor
noi combattiamo sempre e combatteremo ognor
E presto il dì verrà che vittoriosi
saluteremo la redenzione nell’albeggiare
muti staran crumiri e paurosi
vedendo l’idea nostra trionfare
così il lavoro redento alfin sarà
e il sol del socialismo su noi risplenderà.